La battaglia di Hacksaw Ridge, come la fede può salvarti la vita 

Ancora una volta la sigla “I più amati” sotto un titolo Netflix non delude lo spettatore. Se un film sulla piattaforma presenta quel bollino infatti, al 90% sarà uno dei migliori che avrete mai visto e così è anche per “La battaglia di Hacksaw Ridge”.

Diretto da Mel Gibson nel 2016, il film è una commovente storia vera. Durante la Seconda guerra mondiale il giovane Desmond Doss, educato in una famiglia molto religiosa, decide di arruolarsi nell’esercito come medico militare, ma non intende impugnare armi. Nonostante all’inizio venga guardato con sospetto dagli altri commilitoni e scambiato per un folle, Doss dimostrerà poi il suo grande valore.

Durante un’intervista Gibson ha dichiarato che molte delle scene di guerra all’interno del film sono state ispirate ai racconti di suo padre, Hutton Gibson. Egli era infatti un veterano della seconda guerra mondiale ed era solito raccontare al figlio gli orrori della guerra, fonte per il regista di numerosi incubi durante la sua infanzia.

Ad interpretare il protagonista è stato il celebre Andrew Garfield, che, dopo mesi di ricerche per impersonare il più accuratamente possibile il sodato, è stato ringraziato personalmente dal figlio di Doss. Per il ruolo Garfield ha inoltre ottenuto la sua prima nomination agli Oscar come migliore attore.

 

Fra le tre altre nomination, tuttavia, il film si è portato a casa solo due statuette, per il miglior montaggio a John Gilbert e il miglior sonoro e ha incassato globalmente circa 175 milioni di dollari.

Pur non essendo una grande fan dei film di guerra, troppo cruenti per i miei gusti, “La battaglia di Hacksaw Ridge” non è solo un film sulla guerra, è un film sull’amore. Nella crudeltà realistica di alcune scene si scorge il coraggio e l’empatia di un uomo che ha rischiato la propria vita per salvare quella di altri, accompagnato dalla forte fede in Dio che non insegna ad uccidere, ma ad amare il prossimo.