Uscito nelle sale italiane lo scorso 20 luglio, il film Barbie ha ottenuto uno straordinario successo in tutto il mondo, arrivando a superare da poco il miliardo di dollari di incassi.
La regista, Greta Gerwig, ci catapulta direttamente a Barbie Land, dove Barbie decide di partire per il mondo umano alla ricerca della sua precedente bellezza e perfezione.
La storia apparentemente superficiale è in realtà un vero e proprio inno al femminismo, che abbatte gli stereotipi e insegna ad ogni donna ad accettarsi e ad emanciparsi. Insomma, è il film che ognuna di noi dovrebbe vedere.
Non certo da meno sono state le interpretazioni dei protagonisti. La scelta di Barbie non poteva che ricadere sull’incantevole Margot Robbie, che è anche produttrice del film. L’attrice, nonostante difficilmente sia risultata imperfetta ai nostri occhi, ha saputo riportare perfettamente sullo schermo le difficoltà a cui una donna deve far fronte ogni giorno. Altrettanto all’altezza è stato sicuramente Ryan Gosling nei panni di Ken. In quella che secondo molti è stata la sua migliore interpretazione degli ultimi anni, infatti, egli ha toccato tematiche come il patriarcato e la disuguaglianza tra uomini e donne, presenti nel film ma, purtroppo, anche nella nostra realtà.
Il rapporto tra Barbie e moda è strettamente connesso e indissolubile. Il film, infatti, si basa su bambole Barbie prodotte dal 1975 al 1991. La costumista del film, Jacqueline Durran, la quale aveva già collaborato con la regista per “Piccole Donne”, ha impiegato undici settimane di tempo per realizzare tutti i costumi del film, di cui il colore rosa è fondamentale. Lo stesso rosa che gli spettatori, io stessa, si sono divertiti ad indossare per andare a vedere il film e fondersi al massimo con la magica atmosfera di Barbie.
Per quanto invece riguarda la famosa Dreamhouse, in essa troviamo tre piani senza porte né muri. La scenografa e la set decorator hanno infatti ordinato un suo modellino su Amazon per analizzarne la struttura nei minimi dettagli, ricostruendo il set negli Warner Studios e, secondo alcune dicerie, provocando persino un esaurimento delle scorte di vernice rosa.
Dunque, Barbie sarà sicuramente uno dei film più di successo di quest’anno e, per questo, è d’obbligo la visione sul grande schermo. Per chi invece non lo avesse ancora visto, si può cimentare, data la recente uscita di Oppenheimer, in una full immersion nel cinema, guardando i due film nello stesso giorno per dar voce al simpatico trend di Barbenheimer nato in America.
Virginia Porcelli
Diploma di liceo classico presso il Liceo Blaise Pascal di Pomezia.
Studentessa di Scienze Linguistiche presso l’Università Cattolica di Milano.