Gustav Klimt è uno dei pittori più famosi del XX secolo, noto soprattutto per le sue decorazioni dorate e per le sue affascinanti figure femminili, che hanno influenzato l’arte moderna e l’Art Nouveau.
Klimt è stato uno dei membri fondatori del movimento artistico viennese della Secessione, che ha lasciato un’impronta indelebile sulla storia dell’arte.
Klimt è nato a Baumgarten, un sobborgo di Vienna, il 14 luglio 1862.
Suo padre era un orafo e Klimt fu istruito nella stessa professione.
Nel 1876, Gustav e suo fratello Ernst iniziarono a frequentare la Scuola d’Arte Applicata di Vienna, dove impararono a disegnare e a dipingere.
Nel 1880, i due fratelli fondarono una società di decorazione murale e furono presto incaricati di decorare molte chiese di Vienna.
Nel 1897, Klimt fondò la Secessione Viennese, un movimento artistico che voleva rinnovare l’arte in Austria e sfidare l’establishment artistico e accademico dell’epoca.
Klimt espose molte delle sue opere alla Secessione e divenne noto per il suo stile ornamentale e decorativo.
La figura femminile è stata una fonte d’ispirazione costante per Klimt e molte delle sue opere più famose rappresentano donne; tema mutuato dalla nuova rivoluzione psicanalitica di Freud.
Klimt lavorò anche su commissioni pubbliche, tra cui la decorazione del soffitto della Sala d’Oro del Palazzo della Secessione di Vienna, dove creò un mosaico di foglie d’oro che rappresenta l’Allegoria della Vita.
Fu importantissimo, per l’evoluzione artistica di Klimt, il viaggio che intraprese a Ravenna, in Italia, nel 1903 insieme all’amico e collega Franz von Matsch.
Durante il loro soggiorno a Ravenna, Klimt e Matsch si sono dedicati alla visita dei principali monumenti storici della città, in particolare delle chiese bizantine che conservano splendidi mosaici antich.
La visita della Basilica di San Vitale e della Cappella di Sant’Andrea, in particolare, ha avuto un forte impatto sul lavoro di Klimt e sul suo stile artistico.
Le decorazioni in mosaico bizantino che egli ha visto a Ravenna hanno ispirato molte delle opere di Klimt, come ad esempio la serie dei dipinti “La vita e la morte” del 1910-1911, che presenta una forte influenza del mondo bizantino.
Negli ultimi anni della sua vita, Klimt si concentrò sulla pittura di paesaggi e sulla decorazione di opere d’arte funerarie.
Morì di polmonite il 6 febbraio 1918, all’età di 55 anni.
Il lavoro di Klimt ha influenzato molti artisti successivi, tra cui Egon Schiele e Oskar Kokoschka.
Le sue opere sono ancora molto ammirate e sono state oggetto di numerose mostre in tutto il mondo.
Nel 2006, un dipinto di Klimt, “Ritratto di Adele Bloch-Bauer I”, è stato venduto all’asta per 135 milioni di dollari, stabilendo un nuovo record per un’opera d’arte venduta all’asta.
Klimt ha prodotto numerosissime opere, tutte di pari bellezza ed importanza. Tra queste, ne osserviamo alcune delle più famose:
“Il bacio” (1907-1908): questo dipinto è uno dei più famosi di Klimt ed è considerato un capolavoro dell’Art Nouveau, conservato al Belvedere di Vienna.
Raffigura un uomo e una donna uniti in un abbraccio appassionato, circondati da un mare di tessuti decorativi e dorati. Lo sfondo dorato, caratteristico delle sue opere, avvolge morbidamente le due figure.
“Ritratto di Adele Bloch-Bauer I” (1907): questo ritratto di Adele Bloch-Bauer, una delle donne più facoltose e ricche di Vienna, è stato commissionato dal marito di Adele.
L’opera è caratterizzata dall’uso di tessuti decorativi e di foglie d’oro, che circondano la figura di Adele in modo da creare un’aura di eleganza e ricchezza.
L’opera è stata venduta all’asta nel 2006 per 135 milioni di dollari.
“Giuditta I” (1901): questo dipinto raffigura Giuditta, la biblica eroina che uccide il generale nemico Oloferne per salvare il suo popolo.
A differenza del celebre dipinto di Caravaggio, nel quale Giuditta è rappresentata nel momento dell’uccisione, con un volto deciso ma inorridito al tempo stesso, qui l’eroina è rappresentata con uno sguardo ambiguo e seducente.
“L’albero della vita” (1905): questo dipinto rappresenta un grande albero con rami intrecciati e foglie dorate, simbolo della vita e della sua interconnessione.
L’opera è caratterizzata da un intenso uso di colori e di forme decorative, che conferiscono al dipinto un’atmosfera magica e misteriosa.
In generale, le opere di Klimt si caratterizzano per l’uso di colori accesi, di forme decorative e di tessuti decorativi, che creano un’atmosfera elegante e sensuale. La figura femminile è spesso rappresentata in modo da sottolinearne la bellezza e la sensualità, attraverso l’uso di colori e di forme sinuose.
Nata a Roma il 20 febbraio 1999.
Laurea magistrale in Storia dell’Arte alla Sapienza con 110 e lode e iscritta presso l’Ordine dei Giornalisti.