In attesa del Campionato Mondiale di vela… Andrea Balzer

Oggi conosceremo, attraverso qualche domanda, Andrea Balzer: giovane talento pometino che parteciperà al Campionato Mondiale di Vela che si terrà sul lago di Garda a settembre.

 

  1. Andrea, raccontaci come e quando è nata la tua passione per questo sport?

Mi ricordo ancora il primo giorno in cui sono salito su una barca a vela. Un mio amico mi convinse ad andare con lui ad un campus estivo di vela, avevo nove anni anni e quella fu la mia prima esperienza in barca a vela.

È bastato un solo minuto per capire che quel momento me lo sarei portato dietro per tutta la vita. Ricordo ancora l’emozione di riuscire a far “muovere un mezzo” solamente con la forza del vento, è qualcosa che ti colpisce molto.

 

  1. Ci sono stati momenti difficili nella tua carriera?

 

Credo che lo sport sia esattamente il riflesso della vita, è pieno di salite, di momenti di sconforto, di paure e di rimpianti.

Quindi si, i momenti di difficoltà ci sono stati e non sono stati pochi. Il più recente risale ad un paio di mesi fa quando mi sono lesionato il legamento ulnare della mano, e credo che gli infortuni siano la cosa peggiore per un’atleta, soprattutto dal punto di vista mentale ed emotivo.

 

  1. Invece qual è stato il momento più bello?

 

Di momenti belli ce ne sono stati tanti, ogni volta che salgo in barca mi torna il sorriso.

Probabilmente la stagione che più mi rappresenta è stata quella del 2018, ho perso il campionato italiano all’ultima prova, arrivando secondo. Quella grossa delusione mi ha portato due mesi dopo a vincere la Coppa Europea in Francia. Una grande gioia e soprattutto una liberazione!

 

  1. Qual è il tuo rapporto con il mare?

 

È difficile descrivere a parole il rapporto tra me e il mare, l’ho sempre amato fin da quando ero piccolo, ogni volta che ho un momento di sconforto vado al mare, mi aiuta a riflettere, a dimenticare, mi emoziona.

Il mare per me è un compagno di giochi: amo sfidarlo, amo uscire in barca quando è mosso e non si vede nessun altro tra le sue onde.

Ho tanto rispetto per il mare, ma non comprendo i grandi navigatori che dicono di avere paura di lui, non si può avere paura di una cosa così bella, il mare ti fa sentire contemporaneamente il più forte essere umano al mondo e l’essere più impotente e ininfluente che esista.

 

 

  1. Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

 

Per ora sto dedicando tutte le mie risorse alla preparazione di questo Campionato Mondiale perché sono anni che desidero partecipare ad una competizione così importante.

Giorno dopo giorno cerco di fare sempre meglio, vedremo cosa succederà durante il mondiale, poi alla fine tireremo le somme e solo allora sarà il momento giusto per pensare alla prossima stagione.

 

 

  1. Raccontaci un po’ che rapporto hai con la tua città.

 

Pomezia ed in particolare Torvaianica hanno sempre significato molto per me.

Questo sport mi porta a viaggiare abbastanza in altre località “di mare” e nonostante queste siano spesso meglio attrezzate rispetto al nostro territorio, ogni volta che torno a casa sono felice e penso tra me e me che questo posto è fantastico quasi insuperabile.

 

 

  1. Ti senti di dire qualcosa ai giovani che vogliono avvicinarsi al mondo della vela?

 

Mi sento innanzitutto in dovere di invogliare i giovani (e non solo) a fare molta attività sportiva perché lo sport è veramente in grado di migliorare le nostre vite.

La vela in particolare è uno sport completissimo, è molto fisico, ma allo stesso tempo la parte tecnica e tattica è fondamentale.

Promuovere la vela non è affatto difficile, basta provarla una volta e non vorrete più scendere dalla barca!