Questa di oggi è una storia d’arte ma anche e soprattutto una storia d’amore.
E’ la storia di Auguste Rodin, il celebre scultore del Il Pensatore e La porta dell’Inferno, e la sua allieva Camille Claudel.
I due si incontrano nel 1883, quando Rodin viene incaricato di sostituire un suo collega all’Accademia.
Lei è giovane, ha meno di vent’anni, mentre lui è già un rinomato artista di quarantacinque anni.
Dapprima, Camille è sua allieva e modella ma dopo poco tempo diventa la sua amante.
Tra i due non solo nasce un rapporto passionale e affettivo, ma anche una collaborazione artistica: lei è la sua musa, la sua modella, la sua aiutante.
Le loro mani lavorano insieme nella creazione di numerose opere di Rodin.
Purtroppo, però, il loro è un amore segreto: Rodin ha una lunga relazione con Rose Beuret, anche se dalle lettere che lui e Camille si scambiano nel corso degli anni possiamo percepire un immenso e tenero amore.
Rodin arriva addirittura a prometterle il matrimonio, ma questa promessa non sarà mai mantenuta.
Ad un certo punto, però, la loro relazione si rovina e Camille inizia a soffrire la tormentata storia d’amore ma soprattutto l’influenza artistica del suo maestro.
Odia il fatto che la critica la identifica solamente come l’”allieva del Rodin” senza riconoscere il lei il genio autentico.
Tutto questo tormento porta alla rottura definitiva con Rodin, nel 1893.
Da quel momento in poi Camille iniziò lentamente a impazzire, ad essere tormentata da ossessioni e manie di persecuzione, fino ad arrivare alla depressione.
Il suo stato di salute peggiorò a tal punto da essere rinchiusa in un manicomio, dove morì trent’anni più tardi.
Le sue prime opere ci raccontano il loro amore: passionale e intenso.
In Il Valzer, i due corpi si fondono in un movimento ritmico e slanciato; vediamo le due figure sbilanciarsi in un taglio drasticamente, mentre dall’altro lato spiccano le due mani intrecciate.
Questa bellissima scultura in bronzo è oggi conservata nel Museo Rodin di Parigi.
Dello stesso periodo è anche Sakuntala.
Diversamente dalla scultura precedente, qui troviamo i due amanti accoccolati in un tenero abbraccio, similmente al Bacio di Klimt. Lei è seduta su un tronco, mentre il giovane è inginocchiato per sorreggerla.
La scultura prende spunto da un mito induista: la giovane Sakuntala si innamorò perdutamente del re Duchamanta, ma i due furono separati per molto tempo. La scultrice raffigura il momento della ricongiunzione tanto attesa, carico di passione e tenerezza.
Successivamente, Camille inizia a soffrire tantissimo la situazione sentimentale di Rodin, già impegnato con Rose da molti anni e sempre pieno di amanti. Da questa angoscia che le tormentava il cuore, Camille produce due opere.
La giovane figura, nuda, si slancia nello spazio a braccia aperte nella disperata ricerca di afferrare qualcosa. Il suo amante Rodin, probabilmente.
La seconda è l’Età matura. Anche in quest’opera, più complessa e articolata della precedente, ritroviamo la stessa piccola figura in ginocchio protesa nell’afferrare il braccio dell’uomo che al tempo stesso è sopraffatto da un’altra figura, che l’avvolge e gli blocca le braccia.
Con quest’opera Camille raccontare la rottura tra lei e Rodin; il momento in cui lui la abbandona, lasciandola alle sue spalle, con questa spaventosa figura alle sue spalle che sarebbe la compagna Rose.
Tuttavia, come accadde, Camille non riuscì a “trattenere a sé” Rodin, e la loro rottura la porto alla depressione.
Nata a Roma il 20 febbraio 1999.
Laurea magistrale in Storia dell’Arte alla Sapienza con 110 e lode e iscritta presso l’Ordine dei Giornalisti.