Wednesday, July 3, 2024

L’OTTAVA VITA di Nino Haratischwili

By Silvia De Felice on 8 Aprile 2022
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L’OTTAVA VITA di Nino Haratischwili

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L’OTTAVA VITA

Di Nino Haratischwili

Ed. Marsilio Romanzi

 

Per iniziare a leggere un romanzo che conta 1129 pagine, il nostro animo deve essere particolarmente predisposto.

Dobbiamo essere consapevoli che entreremo dentro la storia: in questo caso una storia che dura un secolo e 8 vite.

Dobbiamo essere pronti a portarne il peso, anche nel senso letterale del termine: un tomo che pesa sulla braccia, è scomodo se si legge a letto, non si tiene aperto da sé e in cui a volte capita di smarrirsi, tante sono le pagine.

Dobbiamo essere cauti ad approcciare un romanzo così voluminoso, perché la lettura durerà giorni e, se ne verremo coinvolti, quando saremo giunti alla fine, ci sentiremo come persi.

 

 

Devo queste righe a un secolo che ha ingannato e raggirato tutti, tutti quelli che speravano.

Devo queste righe a un tradimento di lunga durata, che ha pesato sulla mia famiglia come una maledizione.

Devo queste righe a mia sorella, che non ho mai potuto perdonare per essere volata via quella notte senza ali, a mio nonno, al quale mia sorella ha strappato il cuore, alla mia bisnonna, che ha danzato con me molti pas de deux, a mia madre, che cercava Dio.

 

 

Quella di Nino Haratischwili è una scrittura veramente coinvolgente, ci trascina dentro il Secolo Rosso, periodo lungo e buio dove le 8 vite nascono, muoiono, si incrociano come la trama di un bellissimo tappeto.

Questa metafora utilizzata dalla scrittrice per iniziare il racconto è incredibile. Le 8 vite sono annodate tra loro come i nodi del tappeto che viene riportato alla luce per l’inizio di questa commovente saga familiare.

 

 

I tappeti sono intessuti di storie.

Quindi bisogna conservarli e averne cura.

Anche se questo, arrotolato da qualche parte, è stato lasciato per anni in pasto alle tarme, adesso deve rinascere e raccontarci le sue storie.

Sono certa che qui dentro siamo intessute anche noi, anche se non l’abbiamo mai sospettato.

 

 

Gli avvenimenti storici tra la nascita di Stasia, la prima vita, e quella di Brilka, l’ottava, si susseguono implacabili segnando una famiglia e un popolo.

La lettura di questo romanzo è veloce perché il ritmo è incalzante e lo stile fluido ma non banale; non ci si annoia, mai.

Tra storia e finzione si inserisce un po’ sottotono, sottile e velenoso, un elemento magico e misterioso: la ricetta segreta della cioccolata calda più buona che possa esistere.

Le protagoniste femminili, uno solo è l’attore maschile, creano una storia circolare la cui voce narrante apre e chiude l’anello.

Numerosi i romanzi che mi vengono in mente la cui struttura ricorda molto quella de L’ottava vita: a partire da Via col vento, passando per Cent’anni di solitudine per arrivare a La casa degli spiriti; non ultimo un fuggevole ma chiaro riferimento ad una delle storie d’amore più famose della letteratura: Anna Karenina.

Se riuscirete a non farvi spaventare dalla mole, sono più che certa che amerete moltissimo questo bel romanzo.

 

 

SINOSSI

 

La famiglia Jashi deve la sua fortuna alla ricetta segreta per una cioccolata calda molto speciale. Negli anni a partire dal 1900 fino ad arrivare al 2006, si snodano le tumultuose e drammatiche vicende di Stasia, Christine, Kostja, Kitty, Helene, Darja, Niza e Brilka, le cui vite danzano nel complicato e doloroso scenario del Secolo Rosso.

 

 

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