Aquileia, una città … col fiocco

Maria Cristina è un’archeologa romana, guida turistica autorizzata che risiede a Pomezia. Ha tenuto, e tuttora tiene, corsi e visite guidate e ha realizzato corsi di formazione per un istituto della Pubblica Amministrazione. Oltre alle attività culturali, la sua passione è il pianoforte, che ora suona molto spesso, gustandosi la musica dei classici da Chopin a Mozart, da Bach a Beethoven e tanti altri autori; inoltre durante il recente lockdown per la pandemia ha aperto un suo canale You Tube a cui si è dedicata. Per la nostra rubrica propone il viaggio ad Aquileia (Udine), effettuato due anni fa assieme al marito Cesare.

Perché proprio Aquileia …

Per soddisfare un desiderio che ho sempre coltivato perché affascinata, anzi affascinati io e Cesare, dagli aspetti storici e archeologici del luogo e per conoscere il mood di questo territorio poco noto. Il soggiorno in terra friulana ha incluso anche Grado (Gorizia), che si è rivelata una città davvero interessante.  Abbiamo organizzato in autonomia il nostro viaggio, senza agenzie. In questo caso abbiamo scelto il mese di agosto, per pura necessità legata ad altri impegni, anche se di preferenza amiamo viaggiare in momenti con minori flussi turistici.  Alcune volte organizziamo anche delle ‘uscite’ con amici e conoscenti, come per esempio quando siamo andati in gruppo a Populonia (Piombino) per un percorso archeologico sugli Etruschi.

In viaggio portiamo sempre la macchina fotografica e i nostri smartphone, perché ci piace molto non solo documentare le esperienze, ma anche valorizzare gli spunti estetici e paesaggistici che incontriamo, realizzando foto, ma anche video, che in qualche caso pubblichiamo sul mio canale You Tube e che per questo viaggio alleghiamo a questa intervista, per chi volesse approfondire  la conoscenza di questo territorio (https://youtu.be/_7ZkAK_5Skw).

Tra le bellezze di queste due cittadine sono da ricordare la chiesa di Sant’Eufemia a Grado e il Foro di Aquileia, l’area archeologica, divisa a metà dalla strada Iulia Augusta, ‘cardo’ dell’antica città. Ad Aquileia è da visitare la Basilica di Santa Maria Assunta, silenziosa e sobria dall’esterno, mentre all’interno presenta tante meraviglie, da lasciare senza fiato, a partire dalla Cripta per passare ai tantissimi mosaici, molto ben conservati.

Sempre ad Aquileia, la visita si può arricchire visitando il museo archeologico e il museo paleocristiano. Quest’ultimo è ospitato nell’ex monastero delle monache benedettine, ma la storia dell’edificio è assai più antica e solo nel 1949 le autorità se ne sono rese conto. Il nome ora è il Monastero, ricostruito dopo le devastazioni barbariche di Attila del 452. Si tratta di un luogo che fu sacro e poi adibito anche ad attività agricole. Il museo archeologico è splendido e vi si trova il ‘fiocco’, simbolo di Aquileia, un mosaico di fattura straordinaria, risalente ad un periodo tra il I sec. a.C. e il I secolo d.C. Aquileia venne costruita nel 181 a.C. e fino all’età imperiale fu un crocevia commerciale e culturale tra il Mediterraneo e l’Europa balcanica.

Il viaggio “on the road” che ci ha condotto ad Aquileia e Grado è stato particolarmente divertente e ci ha appagato moltissimo. Avevamo voglia di immergerci nel mondo della provincia antica romana e medievale, un mondo ricco di splendidi mosaici e antiche chiese maestose.

In genere amiamo viaggiare in due e, quando ci organizziamo con altri amici, cerchiamo sempre di rimanere autonomi: non preferiamo troppo dividere incombenze e responsabilità. Ci piace invece molto il clima di gruppo nel divertirsi, condividere le emozioni e ridere insieme. La dimensione del viaggio ci attrae per l’emozione dello scoprire nuovi mondi e modi di vivere che ci stimolano nella nostra curiosità e voglia di conoscere, incluse le persone che incontriamo per vari motivi e questo è uno degli aspetti più affascinanti e imprevedibili dell’andare in giro.

Cibo e viaggio

Uno degli aspetti più attraenti di ogni viaggio è l’aspetto culinario. Ci piace assaggiare sempre il cibo dei posti che visitiamo. Mangiamo il più possibile pietanze tipiche perché ciò rappresenta la via maestra per immergersi nella realtà locale, aiuta a conoscere meglio le persone del luogo e i loro gusti, oltre alla storia e alle tradizioni del popolo ospitante. Qui abbiamo gustato, per esempio, il Boreto, rinomata zuppa di pesce accompagnata con una gustosa polenta bianca. Sono buonissimi anche gli antipasti.

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Il viaggio è…

Il viaggio in sé ti aiuta a cambiare il piano della realtà, trasformandoti in “cittadino del mondo”: questa è una sensazione bellissima. Viviamo su un piano di vita illusorio. Uscire fuori dai luoghi della tua ‘comfort zone’ ti consente di evolvere interiormente e affrontare e superare alcuni limiti che altrimenti non sfideresti, ma che sono elementi fondamentali per la tua crescita personale.