GLI ANNI DIFFICILI di Almudena Grandes
GLI ANNI DIFFICILI
Di Almudena Grandes
Ed. Guanda
Quando gli Olmedo arrivarono nella loro nuova casa, soffiava il levante.
Il vento gonfiava i tendoni di tela fino a staccarli dall’armatura d’alluminio e li lasciava cadere di colpo, un attimo solo, per poi risollevarli, producendo un rumore continuo, sordo e pesante come lo svolazzio di uno stormo di uccelli mostruosamente grandi.
L’incipit di questo romanzo ci presenta quello che poi si rileverà essere il trait d’union della storia: il vento.
Il levante è un vento potente, capriccioso, indomabile che può influenzare le vite degli esseri umani; può abbattere le persone, farle volare, cadere e ancora risollevare come i tendoni di tela delle verande.
Almudena Grandes, con la sua penna vigorosa, ci introduce nella vita di due famiglie fuggite da Madrid e dai loro segreti, per rifugiarsi dietro alle mura delle loro nuove case sulla costa.
Una storia intricata e densa questa de Gli anni difficili, i cui ripetuti flash back e cambi di voce narrante, occupano il lettore dalla prima all’ultima frase. La lettura invece, fila via grazie alla potenza narrativa di questa scrittrice madrilena, purtroppo scomparsa da poco tempo.
Il sentimento che permea tutta la storia non è però la vendetta o la paura, come a prima vista potrebbe sembrare.
Ciò che fuoriesce dalle parole dei protagonisti è, in verità, la ricerca di un riscatto, di una rinascita, di una vita che possa regalare serenità ad animi tormentati per troppo e troppo tempo.
…ma pensava tante volte agli Olmedo, a Sara, alla madre, come a persone isolate in un paese estraneo, in un bosco, su una zattera, in uno di quegli aeroporti complicati e grandissimi […], persone smarrite che solo conoscendosi piano piano a vicenda avevano iniziato a salvarsi…
Per persone come me che leggono tanti libri, non è difficile trovare rimandi a storie lette: già dall’inizio il vento mi ha fatto pensare ad un libro letto molti anni fa: Chocolat di Joanne Harris. In questa storia il vento del Nord era quello che preannunciava cambiamenti.
Poi, proseguendo la lettura, e iniziando a conoscere la storia di Sara Gomez, la mia mente è andata all’ Arminuta, la cui protagonista è stata sradicata dalla famiglia di origine per essere cresciuta da parenti benestanti. Anche lei verrà poi riportata dai suoi genitori nel complicato momento dell’adolescenza.
Gli anni difficili può risultare a tratti un po’ prolisso e impegnativo, ma l’abbondanza delle descrizione degli stati d’animo ha semplicemente l’intento, ben riuscito, di trasportare il lettore nella mente e nei pensieri dei protagonisti.
SINOSSI
Juan Olmedo e Sara Gomez sono due vicini di casa in un complesso residenziale a Rota, un paese sulla costa di Cadice. Entrambi vengono da Madrid e si sono lasciati alle spalle un passato di amori contrastati e di sofferenza.
Juan ha vissuto un amore impossibile per la moglie di suo fratello dalla quale ha avuto una bambina. Sara, a sua volta, sottratta da bambina alla sua famiglia di origine per essere cresciuta da una famiglia dell’alto borghesia per poi essere rispedita alla casa natale, in cui oramai è un’estranea.
Ma tutto può cambiare.