Sarà ospitata dal 25 settembre al 24 ottobre 2021 a Roma, presso la Chiesa Episcopale San Paolo entro le Mura, Via Nazionale 16 A, “Ritratti d’Autori”, la mostra personale di un artista italiano, nome d’arte GulVin, che attraverso 17 dipinti, acquerello e inchiostro, di poeti e scrittori italiani e internazionali, racconta il mondo emotivo che ‘emerge’ dai volti degli autori selezionati.
Il progetto artistico propone gli autori preferiti di GulVin, quelli che ne hanno accompagnato l’adolescenza e la giovinezza, come Pier Paolo Pasolini, Oscar Wilde, Sandro Penna, Salvatore Quasimodo, e quelli che sono nati da una continua e dettagliata ricerca biografica e fotografica. L’aspetto affettivo è stato ben amalgamato con quello della tecnica pittorica, maturata nel corso degli ultimi anni dall’artista, che ha focalizzato la sua attenzione direttamente dalla posa fotografica dell’epoca in cui sono stati ritratti gli autori. GulVin coglie e racconta come le emozioni, che traspaiono dai lineamenti e dall’espressione del volto nel ritratto dei vari poeti e scrittori, trovino dimora nei testi dei loro scritti, come tratti espressivi delle loro personalità. Un volto, dunque, come dimensione privilegiata per raccontarne sentimenti e caratteristiche. Per conoscere meglio questo progetto, intervistiamo GulVin, ringraziandolo per la disponibilità.
Come nasce l’idea di questa mostra?
Molti di voi ricorderanno l’ingombrante volume chiamato ‘Antologia di Letteratura Italiana’ che dalle scuole medie eravamo costretti a portare appresso. Ecco, io ho sempre trattato quel libro come una scatola di preziosi incontri tra grandi scrittori. Soprattutto quelli del Novecento, che adoravo. Nelle pagine spesso c’erano solo bei versi senza immagini, e raramente la faccia dello scrittore. Dare un volto a questi ‘grandi’ e farli dialogare tra loro è stata una bella esperienza… Possono ancora fare tanto rumore!
Ai giorni d’oggi le interazioni sociali e gli incontri tra persone sono sempre più virtuali, anche a causa della pandemia. Che contributo può dare questa sua realizzazione artistica che pone al centro l’analisi di emozioni e sguardi, anche se di autori famosi?
Non posso avere la presunzione di dire che questa mostra avvicinerà le persone. Confido però nel fatto che la riflessione e il confronto permettano l’incontro e il riconoscersi, e questo sarebbe già un bel successo per me.
Cosa si sente di dire a chi vuole visitare la sua “Ritratti d’Autori”?
Semplicemente di cercare nei ritratti una qualche emozione e se essa risuona in voi, allora il gioco è fatto. Lasciatevi sorprendere. Grazie.
Ingresso con prenotazione: Whatsapp 342/1453241;email:gulvin@me.com
Sociologa e formatrice, romana, ma da tanti anni a Pomezia, mi occupo di
comunicazione, viaggi e scienze sociali soprattutto su tematiche inerenti l’infanzia, l’adolescenza e le questioni di genere.