Discarica di Albano, Raggi la riapre per i rifiuti di Roma
Ha firmato l’ordinanza per la riapertura della discarica di Albano Laziale (Roma) per dare una soluzione temporanea all’emergenza rifiuti della Capitale.
La sindaca Virginia Raggi formalizza con questo atto la riapertura dell’impianto nel territorio di Roma Capitale, per fronteggiare la problematica della gestione dei rifiuti, per un massimo di 180 giorni e fino a 1.100 tonnellate al giorno di scarti provenienti dagli impianti di trattamento, a tutela della salute pubblica per evitare un’emergenza sanitaria.
La discarica di Albano era tra le varie ipotesi emerse dai tavoli tecnici riunitesi presso il Ministero della transizione ecologica nei giorni scorsi ed è risultata essere la via più veloce rispetto alla realizzazione di un nuovo invaso che comporterebbe, ovviamente, un tempo molto più lungo.
Questo passaggio rientra nella ‘polemica infinita’ tra Comune di Roma e Regione Lazio per la gestione della spazzatura cittadina, un continuo ping pong di responsabilità che ha portato a questa situazione disastrosa, in una città unica che per ricchezza artistica e storica si merita più rispetto e attenzione soprattutto da parte delle istituzioni, considerando che prima di monumenti e opere d’arte il cittadino e il turista ‘vedono’ le montagne di immondizia che riempiono le strade, che spesso attirano animali saprofiti oltre a topi, gabbiani e cinghiali.
Per ciò che riguarda i cittadini, la situazione è veramente drammatica, con i passanti che devono fare lo slalom sui marciapiedi con spazzatura, puzza e roghi appiccati, e gruppi di persone che stanno pensando di fare una class-action. Massimiliano Borelli, sindaco di Albano, sostiene che impugnerà al Tar l’ordinanza della sindaca di Roma per la riapertura della discarica sul territorio di cui è primo cittadino, dopo aver partecipato fuori dal Campidoglio ad una risposta unitaria a tale decisione assieme ad altri sindaci interessati dal problema, non ammessi in Aula Giulio Cesare.