Quando lessi sui social media l’imminente pubblicazione del primo libro di Walter Bianco, In questa vita, o in altre cento, pubblicato da Altromondo editore, andai subito in libreria a ordinarne una copia aspettando con curiosità il suo arrivo.
Leggere un esordio è sempre un rischio: potrebbe rivelarsi una delusione oppure sorprenderci. Bene, nel caso del romanzo di Walter Bianco ha prevalso in assoluto la sorpresa, una piacevole sorpresa!
La quarta di copertina recita come «Ritrovarsi alla soglia dei cinquant’anni e scoprire che la propria esistenza, fatta di agi, di amicizie e relazioni consolidate, si è impantanata in una palude in cui i sentimenti sono spenti, le ambizioni dimenticate, i sogni abbandonati. Poi, d’improvviso, accorgersi che è ancora possibile prendere un’altra strada e dare un’opportunità ai propri destini inespressi di diventare realtà. È ciò che accade a Valerio quando nella sua vita irrompono la bellezza, la freschezza e la sensualità di Sebastian.»
In questa vita, o in altre cento è una storia d’amore, di quelle storie che entrano nella vita per non andare più via anche quando le strade, inevitabilmente, prendono percorsi diversi, anche quando le circostanze e il buon senso ci indicano scelte diverse perché l’amore raccontato da Walter Bianco non è un amore che si può dimenticare facilmente perché ha la grazia, la tenerezza e la passione di lasciare un segno.
La vicenda si svolge in una calda estate a Villa Bruna, sul promontorio dell’Argentario e le descrizioni dei luoghi, dei colori, dei profumi riportano in modo netto e deciso a quelle zone. Chi ha avuto modo di frequentarle potrà facilmente riconoscerli ascoltando le onde del mare infrangersi sugli scogli e inebriandosi dei profumi della macchia mediterranea.
La storia d’amore tra Valerio e Sebastian ha la forza di un sentimento dirompente, unico, pulito e profondo che, come tale, porta con sé estasi e dolore ma ha anche la grande capacità di riconoscere i propri limiti, dovuti non al genere ma al volgere inesorabile del tempo, unico grande avversario.
«Grazie per i nostri momenti, non marciranno mai»
Bellissima citazione che Valerio inserisce nella email inviata a Sebastian e che Walter Bianco “ruba” con riverenza omaggiando David Bowie che la utilizzò nell’ultima email all’amico e collega Brian Eno poco prima di morire nel 2016.
Questa frase racchiude il senso profondo del grande sentimento che i due protagonisti hanno avuto la fortuna di vivere. Perché l’amore, quando arriva, non bussa e chiede permesso, ma spalanca e dilaga nell’anima così non resta altro da fare che esserne grati per essere stati scelti.
Complimenti davvero, Walter Bianco, ora non mi resta che mettere In questa vita, o in altre cento in borsa e sperare di incontrarti quanto prima per le strade di Pomezia così da arricchire la mia copia con una dedica!
Social Media Manager e Scrittrice