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Sì viaggiare… Thailandia

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Ana Maria, 30 anni, è impiegata presso un’azienda di informatica di Pomezia e vive da poco ad Ardea con Daniele, il suo compagno, assieme ad un pinscher di nome Pepito, ancora cucciolo, ma molto impegnativo che le riempie il tempo libero. I suoi due passatempi sono cucinare, preferibilmente per gli altri, ma soprattutto viaggiare: dalle gite fuori porta ai week end, dalle capitali europee agli angoli più lontani e nascosti del mondo. Viaggiare è la sua passione, che la spinge a conoscere e visitare nuove località, culture e Paesi per apprezzare abitudini e comportamenti differenti delle varie popolazioni, che lei vede come esperienze particolarmente ricche ed importanti per la sua crescita personale. Ha scelto di raccontarci la Thailandia, Paese che ha visitato nella primavera del 2016, per festeggiare la sua laurea e quella del suo compagno.

Da dove nasce questa forte passione che ti spinge ad andare in giro appena puoi?

La passione per i viaggi ce l’ho dentro, fa parte di me, credo stia nel mio Dna! Il viaggio mi comincia già da quando penso alla località da visitare e parto subito con il mio libriccino dove raccolgo le informazioni utili per il viaggio e che curo in ogni passaggio, in modo meticoloso, o al meglio che posso. Ovviamente tengo conto degli interessi e delle caratteristiche della persona con la quale vado. Ci metto dentro di tutto: aspetti storico-artistici, culturali, ma anche relax, cercando di non annoiarmi mai. Mi piace fare ricerca sul web, fare comparazioni, curiosare su ciò che viene offerto nella rete.  Annoto ogni cosa sul viaggio. Prendo informazioni da Googlemap: dall’uso dei mezzi di trasposto locali all’uso della bici, dalla metro ai bus, al noleggio macchina: una specie di ‘scrigno’ di informazioni riguardanti anche orari e prezzi di monumenti e musei e altri edifici importanti da visitare o magari solo per vedere se c’è fila per entrare. Considero anche il meteo, ma l’obiettivo è fare cose che mi piacciono e rilassarmi. Regalo anche viaggi al mio compagno: tipo quando ho voluto fargli una sorpresa per un compleanno ed ho organizzo un viaggio, ma gliel’ho detto solo quando stavamo lungo la strada per andare all’aeroporto, come ho fatto di recente con destinazione Atene (Grecia) e che devo dire ha gradito molto! Non amo molto ritornare in posti dove sono già stata, ma ho fatto delle eccezioni, come Londra, dove ci sono andata tre volte, con Daniele e poi anche con tutta la mia famiglia. Lo scorso anno, con la pandemia, a parte tutti i sacrifici e le rinunce importanti che tutti abbiamo necessariamente fatto, mi sono ‘saltati’ due viaggi: Budapest e un tour nel sud della Francia, tra Nizza, Montecarlo e Cannes.

Thailandia. Che esperienza è stata?

Ottima. È stato uno dei più bei Paesi finora visitati. La prima tappa l’abbiamo fatta nella capitale, Bangkok, una grande città, maleodorante, con palazzi enormi, vetture molto grandi e ovviamente tanta gente. Abbiamo visto i monumenti più turistici, i templi con le tantissime statue del Buddha adorate da migliaia di persone giornalmente, come il sontuoso Grande palazzo reale e il sacro tempio di Wat Phra Kaew e quello di Wat Pho, con un’enorme statua del Buddha sdraiato. Avevo scelto un hotel a cinque stelle (lo faccio di rado), che si è rivelato fantastico, con la camera al 25° piano, con una intera parete a vetrata da dove si godeva un panorama bellissimo. C’era anche una piscina al 14° piano dove abbiamo sorseggiato i nostri meravigliosi e coloratissimi cocktail. In albergo c’era l’aria condizionata che però si ‘scontrava’ con il caldo afoso che c’era in giro per le strade, con un evidente sbalzo di temperatura che si sentiva molto. Dopo 4 giorni nella capitale abbiamo puntato verso il nord, diciamo la parte montuosa della nazione, a Chang dove siamo stati altri 5 giorni, in mezzo alla natura e agli elefanti. L’altra tappa l’abbiamo fatta al sud dove si trovano tutte le spiagge più famose e pubblicizzate della Thailandia, anche se di solito non vado in zone molto turistiche come queste. Abbiamo raggiunto Phuket,  Krabi e  Khao Lak, con sabbia bianca e spiagge tranquille. Il mare è bellissimo con tantissime isole, come quella dove hanno girato i film Con Di Caprio o James Bond. La Thailandia costa poco, la gente è gentile, ti aiuta, anche se poi si aspetta sempre la mancia, sono molto poveri. La sera giravamo vicino all’hotel, senza allontanarci tanto, c’era la polizia in giro che controllava, ma preferivamo stare nei paraggi.

Dopo questo viaggio io, che sono una persona ansiosa, ho iniziato a leggere libri sul buddismo, per curiosità, per cercare di capire da dove nasce il loro modo tranquillo di affrontare ogni momento della giornata, della vita.

Con il cibo, come ti sei trovata?

Io mangio tutto e mi piace assaggiare il cibo che mangiano le persone del luogo. Ma, c’è un però: con gli scarafaggi, ancora non ce la faccio … non sono ancora pronta!

Quando viaggi fai facilmente conoscenze con altre persone?

In questo viaggio abbiamo fatto amicizia con un gruppo di turisti tailandesi nel corso di un’escursione con i quali sono tuttora in contatto via Facebook. A Cuba, ad esempio, abbiamo conosciuto due ragazze canadesi, con le quali per un po’ ci siamo scritte poi ci siamo perse di vista nel tempo. Sì, mi piace conoscere persone sia locali che altri turisti durante gli spostamenti. Il mio inglese è scolastico, parlo un po’ di spagnolo e devo dire che riesco a capire e a farmi capire molto bene.

Cosa non può mancare nel tuo bagaglio?

Nella mia valigia non possono mancare i tappi per le orecchie per dormire, il cuscino gonfiabile per l’aereo per stare comoda ed il mio immancabile libriccino, dove mi appunto tutto il programma dettagliato e preciso con date, orari, tappe, prezzi biglietti, spostamenti, ecc…  Inoltre dei medicinali per affrontare mal di gola, febbre, contusioni. Una volta ho scelto di portarmi solo due antipiretici e mi sono presa una febbre alta…che però non mi ha impedito di seguitare il viaggio con entusiasmo, anche se devo riconoscere con un po’ di incoscienza.

Ami fare fotografie?

Faccio molte foto, poi a fine viaggio creo un album cartaceo con le migliori foto per ogni giorno del soggiorno, per ricordare momenti ed emozioni più particolari di altri. Ẻ un modo per risfogliare alcuni momenti vissuti nei viaggi, magari commentarli con gli amici o comunque tenerli a portata di mano.

Che fai appena rientri dal viaggio?

Quando rientro racconto il viaggio alla mia famiglia, con la quale faccio una bella cena; successivamente mi vedo con gli amici e proseguo con i miei racconti, che in parte hanno seguito già  sui social dove uso pubblicare le foto che faccio durante il soggiorno. Porto ‘pensierini’ per amici e familiari. Per me compro le famose calamite: ne ho tantissime e sto pensando di riunirle tutte assieme per avere il gusto di poter dare uno sguardo d’insieme su ciò che adoro fare di più: viaggiare.

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