Yasmina Reza nasce a Parigi da padre iraniano e madre bulgara. Autrice di numerose pièce teatrali, drammaturga, scrittrice, sceneggiatrice e anche attrice, con Le dieu du carnage ci regala un feroce spaccato della società perbenista francese.
Annette – Lei è un’appassionata di pittura vedo.
Véronique – Di pittura. Di fotografia. È un pò il mio mestiere.
Annette – Anch’io adoro Bacon.
Vèronique – Ah sì, Bacon.
Annette – …Crudeltà e splendore.
Vèronique – Caos. Equilibrio.
Annette – Sì…
Vèronique – Ferdinand s’interessa all’arte?
Annette – Non quanto dovrebbe…I suoi figli sì?
Vèronique – Tentiamo. Tentiamo di compensare le carenze dell’insegnamento scolastico in queste materie.
Annette – Già…
Vèronique – Tentiamo di farli leggere. Di portarli ai concerti, alle mostre. Forse sbagliamo, ma crediamo al potere rappacificante della cultura!
Annette – Ha ragione…
Quello che a prima vista sembra un “libercolo” fucsia di sole 91 pagine, già alle prime battute si rivela ben altro.
Una tragicommedia dove due coppie di genitori si incontrano per parlare civilmente di un increscioso avvenimento: il figlio di Annette e Alain al parco, ha dato una bastonata sul viso al figlio di Vèronique e Michel.
Novantuno pagine di dialogo a 4, non c’è trama, solo dialoghi, eppure la storia si dipana sotto i nostro occhi increduli, in modo molto realistico e altrettanto raccapricciante.
Dalle prime esilaranti battute, ben presto arriviamo a scoprire ciò che veramente si cela dietro quelle quattro maschere di civiltà e moralismo, e la barbarie umana si svela in tutta la sua ferocia.
lo stile è proprio quello di una sceneggiatura: dialoghi e ogni tanto la descrizione in corsivo e tra parentesi di movimenti e situazioni.
Nel 2014 Roman Polanski ne ha diretto la versione cinematografica con artisti di livello: Jodie Foster, John C. Reilly, Cristoph Waltz e Kate Winslet.
Se leggerete e avete figli, vi rivedrete in molti degli aspetti delle due coppie protagoniste della storia, mi auguro non proprio in tutti!
SINOSSI
Ferdinand Reilly, un bambino di 11 anni, colpisce al volto Bruno Houillè in seguito ad una lite. Bruno non vuole che Ferdinand faccia parte della gang perché è un traditore.I signori Houillè invitano i coniugi Reille a casa propria per discutere dell’accaduto. Le buone intenzioni finiscono presto nel dimenticatoio e l’iniziale clima di civiltà si trasforma in scoppi d’ira e crisi di nervi.
Appassionata di libri e cucina, frequento un corso di scrittura creativa. I miei scritti sono stati pubblicati in un’antologia, “Voci nuove” edita da Rapsodia.