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Islanda, terra dalle mille emozioni

By Marina Landolfi on 7 Luglio 2020
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Islanda, terra dalle mille emozioni

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Inauguriamo la rubrica “Racconti di viaggi”. Chi vorrà, potrà condividere l’esperienza di un viaggio, un percorso o un itinerario con i lettori del nostro giornale contattandoci all’indirizzo mail raccontidiviaggi@pomezianews.it.

Iniziamo le nostre storie di viaggio con una tra le destinazioni più belle e intriganti, l’Islanda, raccontata da Sara, una giovane grafica e fotografa romana, mamma di un bambino di 6 anni, che vive sul litorale di Pomezia. Sara ha visitato quest’isola ricca di contrasti e bellezze naturali mozzafiato due anni fa, con un tour organizzato. L’ha conosciuta ed esplorata attraverso lo strumento che fa parte della sua vita, la macchina fotografica. Gentilmente accetta di condivide questa esperienza con i lettori di Pomezianews e noi la ringraziamo.

 Com’è nata l’idea di un viaggio in una parte del mondo così particolare?

Stavo uscendo da un periodo difficile della mia vita, dovevo resettarmi. Dopo molte riflessioni, scelsi di ripartire da me, investendo sulla mia più grande passione, la fotografia e da qui l’idea di un viaggio fotografico. Per la prima volta mio figlio avrebbe trascorso le vacanze da solo con il padre. Sapevo che quelli sarebbero stati giorni piuttosto lunghi per me e fare un viaggio poteva essere un’ottima soluzione per distrarmi e concentrarmi sul mio equilibrio.

Come hai trasformato questo desiderio di viaggio in un’azione operativa?

Navigando tra le tante iniziative del web ho trovato una proposta molto allettante: fare il giro dell’Islanda, con un tour già organizzato, in gruppo, che prevedeva un itinerario a 360° lungo tutta l’isola. Ho visto paesaggi unici, dai terreni brulli alle cascate, dalle spiagge nere ai paesaggi dove la natura è incontaminata. Ebbi una strana sensazione, non avrei mai immaginato un giorno di potermi trovare in quel luogo da sogno così remoto, eppure sapevo che sarebbe stato possibile, dipendeva solo da me stessa. Provai inizialmente a proporre il viaggio ad amici e conoscenti per evitare di sentirmi completamente sola in quella terra lontana, ma nessuno fu disponibile a venire con me. Non viaggiavo da circa 10 anni e mai l’avevo fatto da sola, o con sconosciuti. Inoltre mi manca completamente il senso dell’orientamento, riesco a perdermi anche nel mio quartiere! Non avevo più dimestichezza con i viaggi e l’idea di trovarmi sola, per esempio in un aeroporto, mi terrorizzava.

 Ti sei allora affidata al tuo cuore. Che ti ha detto?

Una cara amica mi disse che era la mia occasione, non potevo lasciarmi frenare dalle mie paure. Aveva ragione. Ricordo ancora l’emozione provata nel momento in cui comprai il biglietto. Posso dire ora che si rivelò una tra le più importanti e azzeccate scelte della mia vita. L’Islanda mi ha regalato una gioia che non provavo da decenni e le distanze macinate durante il tour sono state le stesse che ho percorso dentro di me, nel mio viaggio ‘parallelo’. Il viaggio interiore mi ha liberato da paure, vecchi schemi e strutture mentali fino al raggiungimento della vera me stessa. Posti incantevoli e nuovi fantastici amici hanno fatto da contorno alla mia più grande rinascita. Il gruppo era formato da circa dieci persone, con le quali ho condiviso tante emozioni, esperienze e momenti divertenti. Ricordo con particolare piacere una sera in cui tutti stavamo in un pub a mangiare e parlare, ascoltando musica. Un uomo ballava in mezzo alla sala del locale. Come per incanto, ad un certo punto vengo ‘rapita’ dalla musica e inizio anch’io a ballare in pista, libera e contenta di vivere questo momento ludico. Piano, piano si sono uniti tutti gli altri, e abbiamo passato una bella serata spensierata, e in libertà.

Cosa raccontano le tue foto dell’Islanda?

Ne ho fatte ovviamente tante, in ogni luogo e alcune in posti meravigliosi, cercando di cogliere le bellezze allo stato puro di quella flora e fauna così emozionanti. Inoltre, al rientro, le fotografie scattate mi hanno aperto nuove porte professionali. Infatti sono entrata in contatto con un’agenzia fotografica con la quale ho collaborato ed ho anche vinto un premio con una delle foto, che ho voluto allegare a questa intervista.

Di che viaggio si è trattato?

Nello stato di estasi in cui mi trovavo non ho trovato nessun aspetto negativo. Anche le numerose alzatacce alle 5 del mattino, per una dormigliona come me, non sono riuscite a scalfire l’entusiasmo di quei giorni. Il mio diario di bordo è stata la macchina fotografica.

Cosa ti sei portata a casa dall’Islanda?

L’unico gadget acquistato è stato un libro illustrato di Troll e Folletti per mio figlio. Comunque al mio rientro nulla è stato più come prima.

 

 

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