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CORONAVIRUS. RESTANO APERTE SCUOLE POMEZIA, ARDEA, ANZIO E NETTUNO

By Teresa Faticoni on 3 Marzo 2020
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CORONAVIRUS. RESTANO APERTE SCUOLE POMEZIA, ARDEA, ANZIO E NETTUNO

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per aggiornamenti www.comune.pomezia.rm.it/coronavirus


Resteranno aperte le 18 scuole (tra materne, elementari, medie e superiori) dei comuni di Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno, i cui presidi avevano scritto una lettera al governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, chiedendone la chiusura dopo il caso di Coronavirus che ha interessato un alunno del liceo Pascal di Pomezia (figlio del poliziotto del commissariato di Polizia di Spinaceto che ha contratto il Covid 19). Tuttavia, nell’incontro che si e’ tenuto in Regione tra l’assessore all’Istruzione, Claudio Di Berardino, lo staff dell’assessore alla Sanita’, i quattro sindaci dei comuni interessati, l’ufficio scolastico regionale e la Asl Roma 6 e’ stato comunicato ai primi cittadini che l’unica scuola che restera’ ancora chiusa e’ proprio il Pascal. “Finche’ non ci saranno nuovi casi accertati, la prassi che si sta seguendo a livello di Asl e Regione e’ quella che si porta avanti a livello nazionale sulla base delle ordinanze emesse- ha spiegato all’agenzia Dire il sindaco di Pomezia, Adriano Zuccala’- I presidi, allarmati da quanto succede, pensavano che la soluzione al problema fosse la chiusura delle scuole ma all’interno della riunione sia la struttura dell’assessore regionale alla Sanita’, sia il direttore della Asl, Narciso Mostarda, hanno spiegato tecnicamente che non e’ quella la soluzione ma bisogna analizzare caso per caso con un metodo scientifico quello che sta succedendo. Chiudere le scuole indistintamente non porterebbe alcun risultato, soprattutto aprirebbe la strada ad altre tipologie di interventi che avrebbero lo stesso valore precauzionale, ci fermeremmo come paese e questa cosa non ha ragione d’essere”

Quanto ai tempi di riapertura del Pascal: “Hanno ricostruito tutte le reti di contatto che ha avuto la persona contagiata, appena avremo gli ultimi risultati sapremo dalla Asl quanto gli serve ancora come periodo”. Le scuole restano aperte anche perche’ “i casi che si sono verificati, che poi e’ uno solo, sono circoscritti e non riconducibili a un focolaio locale- ha aggiunto il sindaco di Ardea, Mario Savarese- È emersa una volonta’ precisa di coordinarci e non fare cose a macchia di leopardo, presi da iniziative a volte azzardate. Perche’ se si fanno cose diverse in luoghi diversi la gente non capisce. Noi ci atteniamo alle disposizioni che ci sono gia’ state date molti giorni fa, cioe’ seguire una gerarchia per prendere le decisioni: ci si rivolge al medico di base, che eventualmente indirizza alla Asl, che a sua volta da’ le indicazioni che devono passare attraverso i sindaci, che non prendono decisioni autonomamente ma si consultano con la stessa Asl, la Prefettura, la Regione e nel caso anche col Governo”. La chiusura della Pascal non ha convinto Savarese: “E’ stata una situazione che si poteva anche evitare, secondo me i ragazzi corrono piu’ rischi frequentando altri posti che non la scuola. Perche’ gli stessi rischi ci sono al supermercato e in tutti gli altri luoghi di assembramento pubblico. Trovo assurdo che si debba pensare solo alla scuola come luogo di possibile contagio. Sarebbe interessante avere il dato di quanti pazienti, tra gli oltre 2.000 casi presenti in Italia in questo momento, si sono infettati nelle scuole: penso quasi nessuno”



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