Voto per la prima serata 6 e mezzo
Donne di questa serata: Diletta Leotta e Rula Jebreal, Ospiti Al Bano e Romina, Gabriele Muccino e il cast del suo ultimo film, ed Emma Marrone, prima cantante in 70 anni ad esibirsi anche fuori dal teatro Ariston nel palco allestito in piazza Colombo.
Una nota di merito per la Rai che tramite Raiplay ha reso disponibile la fruizione del Festival per i non udenti con la traduzione in LIS di tutta la serata e di tutti i brani in gara.
3 i momenti di maggior rilievo, in ordine temporale e non di importanza:
A fine serata la giuria demoscopica decreta questa classifica
12 Bugo e Morgan
11 Riki
10 Rita Pavone
9 Achille Lauro
8 Anastasio
7 Raphael Gualazzi
6 Alberto Urso
5 Marco Masini
4 Irene Grandi
3 Diodato
2 Elodie
1 Le vibrazioni
Di questa classifica condivido solo la posizione di Elodie, con un brano in cui è chiara l’impronta dell’autore Mahmood.
Anzi no, anche la dodicesima posizione di Bugo e Morgan è meritatissima.
Non posso pensare a Rita Pavone sorpassata da Achille Lauro, l’uomo con la tutina di lustrini sotto il mantello, classificato un passo avanti ad una donna che ha fatto la storia della musica e che ha dimostrato ancora una grinta invidiabile con un pezzo tra i più giovani e originali ascoltati stasera.
Diodato e Le vibrazioni mi hanno lasciato abbastanza indifferente, con dei classici brani sanremesi, ma niente di originale. Ho molto apprezzato invece Marco Masini e Irene Grandi (con un brano scritto da Vasco Rossi e Gaetano Curreri) forse i più equilibrati sia per età che per esperienza.
E quindi perché solo 6 e mezzo?
Perché la serata è trascorsa piacevolemte, senza momenti di vuoto o di noia come negli ultimi due anni, ma Amadeus non mi ha ancora conquistata e sicuramente le canzoni in gara non sono state le protagoniste della serata.
40 anni, nata e cresciuta a Pomezia, mamma di due figlie di 13 e 8 anni, lavoro nelle telecomunicazioni da 17 anni e ritengo che comunicare sia la base di partenza per ogni forma di dialogo.
“Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla.
Sii gentile sempre” Platone