Entro il 2020, grazie alle nuove tecnologie, nell’aeroporto romano ‘Leonardo da Vinci’, ma anche negli aeroporti milanesi, cambieranno le limitazioni riferite al trasporto di creme e liquidi (max 100 ml a confezione per 10 contenitori) portate nel bagaglio a mano, vietati dopo gli attentanti dell’11 settembre 2001 a New York. Non sarà inoltre più necessario far controllare agli operatori della sicurezza tablet, pc e smartphone: tutto ciò per velocizzare l’imbarco, diminuendo i tempi d’attesa. Al ‘Leonardo da Vinci’ verrà introdotto il riconoscimento facciale: con un sistema di controllo, affidato alla biometria, verranno registrati i parametri facciali dei passeggeri e tenuti almeno un anno in archivio. Nella fase iniziale, sperimentale, il passeggero dovrà registrarsi, modalità fai-da-te, in una speciale macchina dove verrà registrato anche il documento e il volto (la sperimentazione l’applicherà la Klm per i voli verso Amsterdam). Una volta a regime, si potranno superare i vari varchi che scandiscono il tragitto tra l’arrivo in aeroporto e l’imbarco sull’aereo senza mai mostrare i documenti: infatti il sistema informatico dell’aeroporto assocerà i dati del documento ai dati biometrici del riconoscimento facciale, e li valuterà.
Negli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate inizialmente ci saranno delle macchine per il controllo dei bagagli, una sorta di Tac, gli Explosives detection systems for cabin baggage ( Eds-Cb ) al posto dei tradizionali x-ray, per cui non si dovranno più togliere i liquidi e i dispositivi elettronici fuori dal bagaglio a mano. Poi anche qui arriverà il riconsocimento facciale come a Roma e dei self bag drop per velocizzare l’imbarco: i passeggeri dopo il check-in online, da soli peseranno e apporranno l’etichetta al bagaglio che poi invieranno in stiva con il nastro trasportatore. Grande attenzione anche per lacibersecurity: gli aeroporti si doteranno di una tecnologia ancora più sofisticata per prevenire possibili attacchi hacker.