Immaginario e trasformazioni dell’umano

“Tra visibile e invisibile.
Per una sociologia dell’immaginario e del profondo” è il convegno della sezione
Immaginario dell’Associazione italiana di sociologia (Ais) che si svolge a Roma
il 21 e il 22 novembre 2019, rispettivamente a Sapienza Università di Roma e al
Museo di arte contemporanea, Macro. Il meeting è suddiviso in tre macroaree: sociologia del profondo,
alterità e media e prodotti culturali per lo studio dell’immaginario sociale e
delle sue conoscenze ed emozioni, fondamentale per mettere in atto comportamenti
ed azioni.

Apriranno i lavori Fabrizio
Benedetti, neuroscienziato, Andrea Pinotti, filosofo e lo storico Francesco Di
Donato, a testimonianza dell’ottica interdisciplinare del convegno. La prima
sessione tematica del convegno è ‘Sociologia del profondo’, una disciplina in costruzione, che ha individuato il suo
oggetto e sta definendo metodologie, epistemologia e tecniche di indagine. Tra
gli interventi quelli di Vania Baldi, Federico Boni e Linda De Feo che
hanno affrontato i vari aspetti dell’invisibile del profondo, attraverso i diversi livelli di
significazione che rappresentano la cultura di una società: arte,
comunicazione, rappresentazioni sociali, il mondo delle cose e della cultura
materiale, architettura, moda, la stessa scienza, nell’idea che tutti gli
oggetti, virtuali o concreti, che animano e costruiscono le società,
costituiscono il proprio senso in relazione con l’immaginario.

I relatori della sessione
‘Alterità’, tra cui Annalinda Monticelli, Milena Meo e Sergio Severino parleranno
dell’attenzione ‘ingenua’ della società contemporanea alla differenza e alla
diversità, e della complessità delle attuali alterità culturali, di genere,
generazionali e di abilità che è intimamente correlata alle rappresentazioni
sociali di queste, come vera strategia per conoscere e categorizzare la complessità
stessa.

La mattina del 22 novembre
sarà dedicata al rapporto tra arte, scienza, tecnica e immaginario con
contributi teorici ed empirici utili alla comprensione di tali legami e le
prospettive che ne emergono sul piano del rapporto uomo-natura e dei confini
dell’umano. Il mutamento di tali relazioni ha dato luogo nel tempo a
integrazioni e scissioni, utili per la comprensione del presente; tra i
relatori Domenico Napolitano e Alessandro Perissinotto. Nel pomeriggio è in
programma la sessione ‘Media, linguaggi estetici e prodotti culturali’. I relatori
faranno il focus sul cambio di paradigma nella comunicazione di massa, con
approfondimenti sulla dialettica tra social media e media tradizionali, e riflessioni
sulle trasformazioni dei linguaggi e delle produzioni culturali, dalla retorica
informativa dei nuovi giornalismi all’uso dello storytelling nella
comunicazione politica.

Previsti spazi perfomativi di moda, arte, moda,
fotografia e cultura; tra questi l’intervento di Marco Meloni dal titolo ‘Forme
creative di applicazione sociologica: moda e comunicazione di moda alla prova
della costruzione identitaria’.