Fermagli, il grande ritorno

Sono l’accessorio must del momento, si indossano di giorno e di sera, in ufficio e in vacanza e sono adatti ad ogni look. Sono i fermagli per capelli, le hair clip, oggetti senza tempo che ci consentono di dare un tocco ‘speciale’ ai nostri capelli per realizzare acconciature sia semplici che raffinate.

Tanti sono i modelli in commercio e non c’è che l’imbarazzo della scelta: da quelli griffati a quelli a tinta unita, da quelli anni ’90 con frutta e cartoni animati ai vintage con perline e figure geometriche. Per l’estate sono stati ‘riesumati’ nastri, forcine, fascette, piume e foulard. Due i filoni prevalenti, romantico e rock: nel primo sono previsti fiori e strass, mentre nel secondo elastici in caucciù, coroncine di ferro e bandane colorate; un’altra tendenza è quella minimal, con pinze e ferrettini semplici che di solito si indossano a casa o al mare.

Molte grandi maison della
moda hanno partecipato a questo revival di accessori per capelli, tra cui Dolce
e Gabbana e Versace, con materiali e fantasie in tessuti raffinati come raso,
seta e velluto, ma anche metallo e monete, o ancora con fiori applicati,
farfalle, cappellini di tulle e gioielli. In voga, soprattutto per gli eventi
mondani e di gala, i pettini-gioiello tornati alla carica con trame e modelli
classici ottocenteschi, anche come pezzi unici e d’avanguardia con pendenti e
figure geometriche minimal e quasi uniformi all’acconciatura che viene
realizzata.

Nelle sfilate autunno/inverno 2019-2020 dei vari brand tra cui Chanel, Versace e Ferragamo sono stati presentati fiocchi, cerchietti a coroncina, a catena e bombati che donano all’acconciatura colore e carattere.

La moda vera e propria delle pinze per capelli relativa ai tempi moderni risale al 1901, spopolò poi tra gli anni ‘50 e ‘80, per poi riprendersi negli anni ’90 e tornare in auge quest’estate. Ma il fermaglio, insieme ad altri accessori per acconciature, è un oggetto femminile che risale ai tempi degli antichi egizi, utilizzato dalle mogli dei faraoni nelle cerimonie, ma anche dalle schiave. Usi di ornamenti per capelli si trovano anche in Polinesia e nelle popolazioni indigene dei Maori, realizzate con ossa, setole di denti di balena e conchiglie. Anche nella tradizione della cultura giapponese ci sono i Kanzashi, pinze che venivano indossate dalle ragazze in età da marito nelle cerimonie. Ancora ai nostri giorni le donne giapponesi le usano nelle cerimonie,ma le indossano anche nei momenti del rito del thè. L’uso di questi ornamenti viene attribuito al periodo Edo del Giappone (1600/1800 circa) quando la tradizione non prevedeva più per le donne di tenere i capelli sciolti e lunghi, ma acconciati e composti.