“Rendere accessibile a un maggior numero di persone, per mezzo di una esposizione piana, non eccessivamente tecnica” (Dizionario della lingua Italiana, Devoto – Oli). Tra le tante definizioni del verbo divulgare, questa rende bene l’idea della divulgazione scientifica, attraverso cui il grande pubblico può accedere alla cultura scientifica. Non basta essere esperti in una materia per essere dei bravi divulgatori. Ogni scienza ha un suo proprio linguaggio, con molti termini non di uso comune: il divulgatore, per farsi capire dalla stragrande maggioranza della popolazione, deve utilizzare parole che fanno parte del bagaglio linguistico comune, tradurre un messaggio scientifico per renderlo comprensibile al maggior numero di persone. Farsi capire dal pubblico è anche uno degli obiettivi del ‘Premio nazionale di divulgazione scientifica – Giancarlo Dosi’ che si è concluso il 13 dicembre a Roma, presso la sede del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), organizzato dall’Associazione italiana del libro con il patrocinio di Cnr, Associazione italiana per la ricerca industriale e Università telematica internazionale Uninettuno. Il concorso, suddiviso in tre sezioni – libri, articoli e video – e ripartito in sei aree, dalle scienze matematiche all’ingegneria, dalle discipline storiche a quelle economico-sociali, ha registrato la partecipazione di oltre 700 libri, articoli e video di ricercatori, studiosi e giornalisti italiani e stranieri.
Il premio finale è stato vinto dal libro ‘Questione di virgole. Punteggiare rapido e accorto’ di Leonardo G. Luccone (Laterza, 2018) incentrato sul valore e l’importanza della punteggiatura nella società contemporanea che si è anche classificato al primo posto nella sezione libri, categoria Scienze dell’uomo, storiche e letterarie. Sono inoltre risultati vincitori delle altre 4 categorie: in Scienze matematiche, fisiche e naturali Piero Martin e Alessandra Viola con ‘Trash. Tutto quello che dovreste sapere sui rifiuti’; Pierluigi Lopalco con ‘Informati e vaccinati. Cosa sono, come funzionano e quanto sono sicuri i vaccini’ per Scienze della vita e della salute; Armando Martin con ‘Industria 4.0, sfide e opportunità per il Made in Italy’ per Scienze dell’ingegneria e dell’architettura; Roberto Defez con ‘Scoperta. Come la ricerca scientifica può aiutare a cambiare l’Italia’ per Scienze giuridiche, economiche e sociali. Franco Bagnoli ha vinto nella sezione ‘articoli’ con ‘Un esempio di teoria dei giochi: i venditori di gelato’ e nella sezione ‘video’ è stata premiata Assunta Croce con Il cancro è una malattia del Dna.
Nel corso della manifestazione, giunta alla sesta edizione, i finalisti sono stati votati da una giuria in sala formata da 150 persone, presieduta da Giorgio De Rita, Segretario generale del Censis.