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“Youpol”, applicazione contro il bullismo accessibile anche ai sordi

By Massimiliano Villani on 22 Ottobre 2018
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“Youpol”, applicazione contro il bullismo accessibile anche ai sordi

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Pomezianews incontra Luca Rotondi, Presidente di Emergenza Sordi APS, associazione che,

insieme alla Polizia di Stato, ha reso accessibile anche ai sordi, attraverso la L.I.S., l’applicazione

“Youpol” contro droghe e bullismo.

 

Luca Rotondi: si presenti e si faccia conoscere dai lettori di Pomezianews.

“Sono un biologo con quattro Master Universitari di cui uno di II livello in “Protezioni da Eventi CBRNe (Chimico Biologico Radio Nucleare Esplosivo)” e recentemente ho concluso insieme alla collega Marta Zuddas il quinto Master Universitario di secondo livello in “Sicurezza Internazionale, Strategie Globali e Maxi-Emergenze Sanitarie: Analisi e Gestione In Eventi non Convenzionali – International Security/Safety, Global Strategies and Medical Maxi-Emergency in the Non Conventional Events: Analises and Management – ISSMM delta” (direttiva 2014/114/CE) presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi “Tor Vergata” di Roma.

Lavoro come impiegato nel campo della comunicazione istituzionale di una pubblica amministrazione dopo una lunga esperienza di Tecnico di Ricerca e di Laboratorio, inizialmente come co.co.co. alla Sigma Tau S.p.A. e poi come dipendente alla Radim S.p.A. .

Sono membro della parte datoriale del Comitato Unico di Garanzia di Roma Capitale per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni e Delegato Regionale Lazio della Federazione Sport Sordi Italia.

Mi occupo da anni, per passione e vocazione, di tutte le tipologie di emergenze riguardanti le persone sorde”. 

Lei è il presidente di Emergenza Sordi APS: ci spiega cosa fa questa associazione?

“L’associazione ha ufficialmente un mese di vita, ma in realtà è nata proprio nel giorno del terremoto di Amatrice, nel 2016.

Da quel giorno è stato creato un gruppo composto da persone sorde qualificate (Marta Zuddas e Davide Mauri) in campo emergenziale, trasformato poi in associazione di promozione sociale nel pieno rispetto della legge sul Terzo Settore.

Quando si verificano eventi catastrofici o incidenti di origine naturale e/o artificiale, raramente si focalizza l’attenzione verso quella parte della popolazione che presenta disabilità, in particolar modo sui sordi, pur sapendo che corrono un maggiore rischio rispetto agli altri cittadini. Eppure l’art. 9 comma 1, lettera b) della Convenzione ONU sui diritti dei disabili impone ai governi di garantire l’accessibilità “Ai servizi di informazione, comunicazione e altri, compresi i servizi elettronici e quelli di emergenza”.

In Italia queste leggi, però, non sono adeguatamente applicate tanto è vero che il terremoto di Amatrice avvenuto il 24 agosto 2016, ha messo in evidenza delle falle riguardo alla comunicazione specifica per la popolazione sorda e la mancanza di un database in cui fossero inserite le persone con disabilità, creando molte difficoltà nella ricerca delle loro abitazioni.

Le conseguenze del terribile evento sarebbero state minori ove i numerosi mezzi di comunicazione, resi prontamente disponibili dopo il terremoto, si fossero giovati di una adeguata rete di accesso alle informazioni per i disabili, soprattutto sordi.

Il nostro obiettivo è quello di dimostrare i vantaggi di una corretta rete di comunicazione realizzata per le persone sorde che permetta un facile ed equo accesso alle informazioni in situazioni di emergenza e anche quelle di prevenzione e d’informazione.

A tal proposito, in concomitanza del terremoto di Amatrice, è stata creata sul social network Facebook una pagina dal titolo “Emergenza Terremoto Sordi – Deaf Earthquake Safety Check” (successivamente chiamata “Emergenza Sordi”) con l’obiettivo di creare un “ponte” di comunicazione volontario tra i sordi, i loro familiari ed i soccorritori per avere informazioni sulla loro ubicazione e dirigere tempestivamente i soccorsi. In tale pagina si è pubblicato un video, contenente la lingua dei segni e sottotitoli in italiano con informazioni, telefoni e servizi disponibili, con una grafica aderente alle necessità dei sordi coinvolti nel terremoto e dei loro familiari.

Nonostante siano presenti convenzioni a livello mondiale, europeo ed italiano per soccorrere i disabili in condizioni di calamità, esiste una grave carenza riguardo alla comunicazione emergenziale mirata ai sordi, per cui una strada facilmente percorribile e praticabile è quella di usare i social network a diffusione capillare.

La comunicazione emergenziale volta ad un pubblico sordo deve essere mirata ed adattata alla sua condizione utilizzando la lingua dei segni, sottotitoli ed eventualmente anche l’audio e successivamente largamente diffusa attraverso i social network come Facebook, Twitter, Telegram e Whatsapp, in quanto rappresentano le piattaforme più usate dai sordi dato che i mass media (come ad esempio la televisione) si rivolgono quasi totalmente a spettatori udenti.

Quanto asserito in precedenza è stato confermato nelle fasi successive al terremoto dell’agosto 2016, in quanto è stata avvalorata l’efficacia di questa forma di comunicazione emergenziale che ha permesso di limitare l’isolamento delle persone sorde garantendo una maggiore sicurezza. Potenziare le informazioni da inserire tramite i social network al fine di raggiungere tutta la popolazione in situazioni emergenziali è un imperativo morale, garantisce equità e limita l’isolamento.

Un altro punto di notevole importanza è che i disaster manager e/o i coordinatori emergenziali siano adeguatamente addestrati all’approccio e alla comunicazione emergenziale con le persone sorde.

Inoltre, siamo anche Istruttori Nazionali BLSD adulto e pediatrico ed antincendio a rischio basso/medio/alto; insegnamo le manovre di disostruzione, la rianimazione cardiopolmonare e l’utilizzo del DAE (Defibrillatore Automatico Esterno) sia ai sordi (anche tramite la Lingua dei Segni Italiana) che agli udenti.

Andando avanti nella nostra missione, ci siamo resi conto che c’è ancora tantissimo lavoro da fare: pregiudizi e barriere da buttare giù, poca accessibilità ai servizi in generale, ma ogni piccolo passo che riusciamo a fare è una grande conquista”.

Da qualche giorno è attiva l’applicazione Youpol e grazie ad APS Emergenza Sordi è stata integrata la funzione “PERSONA SORDA”: è un risultato importante per una comunicazione inclusiva

“La collaborazione con la Polizia di Stato è stata molto importante per la riuscita di un lavoro molto accurato al fine di rendere la App YouPol accessibile alle persone sorde e per questo motivo è stata integrata la funzione “persona sorda”, in modo tale che la Polizia di Stato sappia già in partenza che ha a che fare con una persona sorda. Questa App funziona in tutta l’Italia e il video comunicato LIS è stato fatto interamente da persone sorde qualificate. La persona che segna nel video è Marta Zuddas, una biologa in possesso di una specializzazione in Microbiologia e Virologia e il master in emergenza citato sopra. Oltre ad essere sorda, ha vissuto il bullismo sulla propria pelle come la maggior parte delle fasce deboli, è una mamma e questa App è stata ancora più sentita e quindi ritenuta più idonea a spiegare nel videoLIS anche come esempio di comunicazione inclusiva”.

 

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