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Verso le comunali di giugno: Pomezianews intervista Stefano Mengozzi

By Massimiliano Villani on 24 Aprile 2018
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Verso le comunali di giugno: Pomezianews intervista Stefano Mengozzi

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Pomezianews intervista il candidato Sindaco del centro sinistra alle prossime comunali di giugno

 

Stefano Mengozzi, nuovo candidato sindaco per il centro sinistra a Pomezia: si presenti

“Sono giornalista e commerciante, due grandi passioni diventate (per mia fortuna) un lavoro. Dopo la laurea in filosofia mi sono dedicato all’impresa più bella: mia moglie ed i miei due figli. Ho sempre fatto politica, sin dall’università, portando avanti professione e passione politica”

Una candidatura, la sua, arrivata al termine di un percorso di valutazione lungo: ci spiega come si è arrivati al suo nome?

“Già qualche settimana fa avevamo iniziato ad incontrarci con un gruppo di persone per discutere di quella che, secondo noi, doveva essere la Pomezia del domani. Nel confrontarci abbiamo capito che c’era un filo conduttore comune, quel senso di solitudine da cui, che si fosse pendolare, giovane, nonno, genitore, commerciante, lega chi vive a Pomezia. Siamo partiti  dall’immagine efficace di una città autogrill, dove si entra solo per passarci e non per viverla. A questo si deve rispondere riscoprendo il senso di comunità. Per iniziare a farlo avevamo convocato un incontro pubblico il 17 marzo al Cefme, all’interno di una scuola per maestranze edili. Un cantiere che fosse metafora di quello che ci aspettava: rimboccarci le maniche e mattone su mattone, idea su idea, costruire la Pomezia del domani. Durante questi incontri è emersa la possibilità di esprimere la mia candidatura a Sindaco. Un’idea condivisa dagli altri partiti del centro-sinistra e dal Partito Democratico”

Pomezia, dopo quasi 5 anni di governo del Movimento 5 Stelle: come valuta lo “stato di salute” della nostra Città?

“Quello che risulta evidente è che, se da una parte c’è stata attenzione al decoro, dall’altra non c’è stata un’idea che abbia guidato lo sviluppo della città. Cosa dovrà essere Pomezia tra 10 o 20 anni? Non si capisce. Siamo passati in 5 anni da un’amministrazione che diceva no a tutti i costruttori all’approvazione definitiva di diversi piani urbanistici, alcuni anche molto impattanti. Nel frattempo si è persa la grande occasione di ridisegnare la viabilità e la mobilità inserendo queste nuove costruzioni in un piano generale più ampio. Noi proprio da qui vogliamo partire. Mettere in rete i cittadini: che significa costruire una nuova mobilità, un nuovo modo di vivere la città e significa sopratutto partecipazione ai processi decisionali”

Parliamo di programmi per il futuro di Pomezia: quali sono le priorità della sua agenda politica? 

“Come dicevo, proprio dal ridisegnare la città. Nei prossimi 5 anni non ci interessa andare ad inaugurare panchine o aiuole con la fascia al collo. Ovviamente saremo attenti al decoro, ma ciò che più ci preme è dare una linea di indirizzo precisa a Pomezia. Pomezia Domani si chiama il progetto che mi ha portato alla candidatura a sindaco. E Pomezia domani è proprio quello che vogliamo fare. Progettare una città a misura di persona, superando tutte le criticità ad oggi esistenti. Vogliamo che chiunque verrà dopo di noi debba necessariamente proseguire sulla strada tracciata. Questa città ha bisogno, dopo tanti anni, di sapere come svilupparsi e l’obiettivo più grande che ci prefiggiamo è proprio quello di gettare le basi per questo sviluppo. Un grande piano strategico di sviluppo, che viaggerà in parallelo con la necessità di mettere in atto una vasta riqualificazione delle periferie e di Torvaianica”

Con quale proposta politica si presenta il centro sinistra pometino alle elezioni amministrative del prossimo giugno?

“Vogliamo voltare pagina dopo cinque anni di ordinaria amministrazione. Bisogna capire che Pomezia cambia passo se si mettono in atto processi di profonda trasformazione, in ogni settore. Altrimenti non riparte la crescita ed il benessere dei cittadini. Noi abbiamo idee concrete e la volontà di condurle in porto”

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