Wednesday, December 4, 2024
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Controllo del Vicinato e Sicurezza Urbana

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Dopo aver festeggiato i primi tre anni di attività a Campo Jemini, primo territorio di Pomezia a sperimentarlo con successo, il progetto del Controllo del Vicinato si espande in altri quartieri della nostra Città.

Il Progetto che, ricordiamo, è uno strumento di sicurezza urbana partecipata che nulla a che fare con le cosiddette “ronde” e che, invece, si basa sulla condivisione di informazioni tra cittadini, forze di polizia e amministrazione comunale, ha esteso infatti la sua azione anche nei quartieri di Martin Pescatore e Campobello e vede grande interesse nella zona del Parco della Minerva, Vicerè, Monachelle, via Pisacane e via Poma.

Lo scorso 13 gennaio, presso l’aula Magna del complesso del Selva dei Pini, si è tenuto un incontro in-formativo sul tema al quale hanno partecipato decine di cittadini, interessati a capire meglio il progetto,  grazie alle parole e agli esempi di chi da anni gira l’Italia per incontrare persone e spiegare cos’è il Controllo del Vicinato, il dottor Francesco Caccetta e alla sensibilità verso questo tema dei consiglieri comunali Pignalosa, Stefanutti e Zuccalà, sempre disponibili ad ospitare gli incontri tra cittadini e Associazione Nazionale Controllo del Vicinato.

Ora però la questione da affrontare è il prossimo futuro, cioè capire se la maggioranza che governerà la città di Pomezia dal prossimo giugno si impegnerà, come quella attuale, non solo nell’essere veicolo di diffusione di un modello e un progetto di sicurezza urbana partecipata vincente come il Controllo del Vicinato, ma anche nel voler dare un forte impulso alle attività di aggregazione tra cittadini, specie in quei territori che, per diversi motivi, soffrono la posizione decentrata e la carenza o la mancanza totale di aree pubbliche di incontro.

Che la sicurezza sia uno degli argomenti più discussi e tra le necessità più sentite è testimoniato anche dalla recentissima decisione dell’Amministrazione comunale di installare, a partire dal prossimo 5 febbraio, una telecamera di videosorveglianza in largo Locullo: tante, infatti, le segnalazioni pervenute da parte dei residenti per schiamazzi notturni e degrado in generale.

Certo, la telecamera è uno strumento importante ai fini della sicurezza e ha una valenza deterrente molto forte, ma quanto sarebbe sfidante cercare di esportare in tutti i quartieri di Pomezia la cultura della sicurezza urbana partecipata, partendo proprio dal Controllo del Vicinato: il vicino di casa non deve essere per forza di cose un amico con il quale andare a mangiare la pizza, ma può costituire comunque un validissimo aiuto per il controllo della nostra proprietà.

Bastano piccoli gesti, inseriti nella normale vita quotidiana: svuotare la cassetta delle lettere quando il nostro vicino è assente perché magari è in vacanza, guardare dallo spioncino o dalla finestra quando si sentono rumori strani, evitare di esporre le nostre abitudini al pubblico dei social media e, ovviamente, chiamare le forze dell’ordine facendo segnalazioni dettagliate.

Una comunità più consapevole e coesa ci aiuterà sicuramente a vivere meglio il nostro territorio: parafrasando il pensiero dello scrittore e drammaturgo irlandese George Bernard Shaw,  si potrebbe concludere dicendo che la vita appartiene alla comunità e, fintanto che si è vivi, dovrebbe essere considerato un privilegio fare per essa tutto quello che ci è possibile.
 

 

 

 

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