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Venezia 73 – Un Leone impossibile ma anche tanto Cinema d’autore

By Redazione on 13 Settembre 2016
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Venezia 73 – Un Leone impossibile ma anche tanto Cinema d’autore

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Lav Diaz discusso vincitore del Lene d'oro 73

Lav Diaz discusso vincitore del Lene d’oro 73

Da Venezia all’Oscar, la scommessa di Martina Farci

Nonostante i quasi quaranta film visti in dieci giorni alla 73.ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, mi sono persa, quasi volutamente, quello che ha vinto il Leone d’Oro, ovvero The Woman Who Left di Lav Diaz.

Il “quasi” perché la proiezione stampa è stata fatta dopo una settimana abbondante di festival, quando ormai la stanchezza ne era padrona e un film da quattro ore è veramente difficile da digerire, e perché quando avevo la possibilità di recuperarlo dopo l’assegnazione del premio, non l’ho fatto, pur consapevole che probabilmente non avrei avuto altre occasioni.

Quindi mi dispiace, ma non posso e non riesco a darvi un parere sul film, se non che la giuria presieduta da Sam Mendes ha voluto premiare il cinema d’autore di Diaz, che con la sua lunghezza sfida i sistemi classici per spingersi verso un nuovo tipo di cinema che però, indubbiamente, farà fatica ad uscire dall’ambiente festivaliero.

Per quanto riguarda gli altri premi, invece, la giuria ha cercato, a mio parere, di equilibrarli tra i migliori film passati in concorso e vi posso assicurare che mai come quest’anno c’era una qualità di altissimo valore. Il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria è andato a Tom Ford con Nocturnal Animals, perché nel suo secondo lungometraggio lo stilista ha dimostrato di saper gestire (e scrivere) perfettamente una storia cruenta e complicata, dirigere al meglio attori del calibro di Amy Adams, Jake Gyllenhaall e Michael Shannon e non rinunciare ad un’estetica fuori dal comune – e ci mancherebbe!. Ex equo, invece, il Leone d’Argento per la Miglior Regia, andato a due film che non potevano essere più diversi, soprattutto in fatto di temi narrati, ovvero La Region Salvaje di Amat Escalante e Paradise di Andrej Koncalovskij. Il Premio Speciale della Giuria, invece, è andato ad Ana Lily Amirpour con The Bad Batch, film ambientato in un deserto texano apocalittico, tra cannibali e una cittadina del tutto particolare. Per quanto riguarda gli attori, invece, il Premio Marcello Mastroianni è andato a Paula Beer per Frantz di Francois Ozon (che forse meritava qualcosa di più), mentre la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile è stata assegnata a Oscar Martinez per El Ciudadano Ilustre di Mariano Cohn e Gaston Duprat. La Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile, invece, ha premiato Emma Stone in La La Land di Damien Chazelle e non poteva essere altrimenti, perché questo musical non poteva e non doveva rimanere a mani vuote. Chi invece si è portato a casa solamente un premio minore, ovvero quello per la Miglior Sceneggiatura, andato a Noah Oppenheim, è Jackie di Pablo Larrain. Ma siamo certi che gran parte di questi film, compreso Arrival di Denis Villeneuve, li ritroveremo protagonisti ai prossimi Oscar, perché la 73.ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è riuscita a regalarci gran parte dei titoli più interessanti previsti in uscita quest’anno. Appuntamento, quindi, a febbraio per vedere se ci abbiamo visto giusto.

Martina Farci

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