Le associazioni di Pomezia danno appuntamento a tutta la cittadinanza a piazza Indipendenza, per celebrare la Giornata internazionale dell’infanzia con eventi, incontri e giochi
Per la 26° Giornata internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra il 20 novembre, sono in programma tante iniziative per stimolare riflessioni e analisi sulla condizione dei minori.
Le associazioni del territorio,con il patrocinio dell’amministrazione comunale, organizzano per sabato 21 novembre 2015 una serie di attività ludico-esperienziali (vedi locandina) rivolte a piccoli e adulti: dalle letture animate al riciclo, dal baratto del libro agli articoli della Convenzione, per ribadire come i bambini siano persone e non adulti in miniatura, al di là del colore della pelle, della provenienza socio-culturale, della religione e dell’identità di genere.
Nonostante vi sia un generale consenso sull’importanza dei diritti dell’infanzia, ancora oggi sono molti i bambini e gli adolescenti, anche in Italia, vittime di violenze o abusi, discriminati, emarginati o che vivono in condizioni di grave trascuratezza. Secondo il rapporto InDifesa 2015 dell’associazione Terre des Hommes sono stati 1479 i maltrattamenti in famiglia nel 2014, con un aumento di quasi il 100% rispetto al 2004. I minori seguiti dai servizi sociali in Italia per maltrattamento e abuso sono 91 mila. I dati, come si può ben immaginare, possono essere sottostimati, in quanto la violenza in famiglia spesso rimane nascosta, ‘invisibile’, chiusa dentro le mura domestiche.
[box type=”shadow”]La Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è stata adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata da 191 Stati, tra cui l’ Italia nel 1991; gli Stati Uniti e la Somalia l’hanno solo firmata, ma non ratificata. E’ fondamentale la differenza tra ‘ratificata’ e ‘firmata’:con il primo atto lo Stato si impegna ad adeguare la propria legislazione interna nei confronti dei minori, accettando gli articoli della Convenzione ed il controllo da parte del Comitato sui diritti dell’ infanzia che ne valuterà l’attuazione. La Carta, per la prima volta espressamente, riconosce che anche i bambini, le bambine e gli adolescenti sono titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici, che devono essere promossi e tutelati da parte di tutti. Si basa essenzialmente su quattro principi: sul diritto alla non discriminazione, (art. 2), sul superiore interesse del minore (art.3), sul diritto allo sviluppo (art. 6) e su quello alla partecipazione (art. 12).[/box]
Sociologa e formatrice, romana, ma da tanti anni a Pomezia, mi occupo di
comunicazione, viaggi e scienze sociali soprattutto su tematiche inerenti l’infanzia, l’adolescenza e le questioni di genere.