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Al via ‘Chi sono io?’, dell’associazione Spirit Romanesc per le scuole superiori

By Marina Landolfi on 5 Novembre 2015
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Al via ‘Chi sono io?’, dell’associazione Spirit Romanesc per le scuole superiori

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Chi sono io? Parte il progetto di integrazione sociale e interculturale nelle scuole di Pomezia

Sostenere un processo di interazione e inclusione positiva tra adolescenti di varie culture e favorire la costruzione dell’identità degli adolescenti di seconde generazioni, nati da genitori immigrati, valorizzandone le ricchezze emergenti e fronteggiando gli ostacoli che possono portare a fenomeni di disagio, di esclusione e di marginalità sociale.

E’ questo l’obiettivo del progetto “Chi sono io?”, promosso dall’Associazione Spirit Romanesc con la collaborazione del Comune di Pomezia, che si rivolge agli studenti delle scuole superiori del territorio.

“Il progetto è già partito nell’istituto superiore di formazione Albafor – spiega la vice Sindaco Elisabetta Serra – con l’obiettivo di essere recepito in tutte le scuole superiori di Pomezia. La popolazione cittadina è composta oggi di diverse etnie, con una presenza massiccia di residenti provenienti dalla Romania (8.775 a novembre 2014, ndr) che vivono, lavorano e studiano a Pomezia. Molti di questi sono bambini e ragazzi, le cosiddette seconde generazioni, nati e cresciuti nel territorio, su cui è necessario investire per un sano processo di scambio e integrazione. Il progetto mira, attraverso strumenti didattici e di partecipazione, a far emergere eventuali fattori di disagio e di esclusione, a cercare collettivamente strategie e a favorire lo scambio di esperienze e vissuti in un clima sereno e creativo”.

Diverse le attività previste, dai laboratori di teatro e scrittura al supporto psicologico per i ragazzi e i genitori, che dureranno fino alla fine dell’anno scolastico.

“La nostra Amministrazione è molto sensibile al tema dell’integrazione e della convivenza culturale – aggiunge il Sindaco Fabio Fucci – Gli adolescenti necessitano di un’attenzione particolare da parte delle istituzioni, per la loro crescita personale e civica, a maggior ragione se si tratta di ragazzi che possono trovare difficoltà di scambio sociale e interculturale. Con questo progetto anche il Comune di Pomezia vuole fare la propria parte, con la certezza che sono proprio le giovani generazioni quelle più predisposte ad accogliersi e scoprirsi nel pieno rispetto delle differenze”.

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