H&M, uno dei colossi della moda low cost, sta promuovendo già dallo scorso anno una campagna etica ed eco-sostenibile, che ha l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale della propria produzione tessile e di sensibilizzare i clienti ad una forma di acquisto più responsabile. Nei punti vendita dislocati in tutto il mondo è infatti possibile usufruire di sconti, se ci si presenta alla cassa consegnando, oltre ai nuovi acquisti, anche vestiti di tutti i brand, che non si usano più.
Secondo quanto dichiarato dall’azienda, nel 2014 le è stato possibile riutilizzare 7,6 mila tonnellate di fibra tessile, pari all’equivalente di 38 milioni di t-shirt: le materie prime non sono state attinte da risorse nuove, sottratte a quanto il nostro pianeta ha disponibile ed è in grado di offrire, ma provengono da prodotti finiti riutilizzati e rigenerati. Ciò significa, in termini industriali, la chiusura del ciclo di produzione e si traduce nella significativa diminuzione dello sfruttamento delle risorse idriche e delle emissioni dannose alla Terra, dovute proprio ai processi di produzione e allo smaltimento dei rifiuti non riciclati.
La sintesi del concetto del re-use (riuso) è donare nuova vita a ciò che altrimenti sarebbe destinato a morire e restituire una vita più lunga e salubre al pianeta che ci ospita. H&M sintetizza il suo messaggio pubblicitario nel mini filmato “Close the loop”, dimostrando che: “Non esistono regole nella moda, a parte una: ricicla i tuoi abiti”.