Un progetto che mira a fornire ai ragazzi uno strumento legale, quale è il concorso Murales, che mette a disposizione uno spazio pubblico per la realizzazione di opere che entreranno a far parte del cuore della Città e trasformeranno un semplice graffito in vera e propria Street Art.
“Con questo progetto – spiega la vice Sindaco Elisabetta Serra – puntiamo a far crescere il senso civico, critico ed estetico dei più giovani, dandogli la possibilità di partecipare attivamente alla vita della Città. Crediamo fortemente nel ruolo sociale, oltre che educativo, della scuola e siamo certi che questo progetto sarà un’attività importante nella prevenzione al vandalismo e nel coinvolgimento di bambini e ragazzi nella Street Art”.
Il progetto è diviso in tre fasi: laboratori di prevenzione al vandalismo, laboratori murales e, a conclusione, il concorso murales. Partecipano le scuole elementari San Giovanni Bosco e Cincinnato, le scuole medie Orazio e via della Tecnica, le scuole superiori Copernico e Albaform, per un totale di circa 450 studenti tra i 10 e i 17 anni.
Al termine dei lavori, a maggio, un evento finale concluderà il progetto e coinvolgerà tutte le classi, le famiglie dei partecipanti, la cittadinanza e il Comune. Una giuria composta dagli alunni delle scuole, da un gruppo di tecnici e dalla cittadinanza intera, raggiunta da una piattaforma web, voteranno i primi tre classificati del concorso. I murales, realizzati in fogli di PVC, saranno montati a mosaico su una struttura di alluminio che coprirà la facciata della scuola elementare San Giovanni Bosco.
“Non vediamo l’ora di vedere realizzati i murales dei ragazzi – aggiunge il Sindaco Fabio Fucci – La creatività dei più giovani ha bisogno di spazi e tempi dedicati, che possano veicolare in un contesto di legalità il desiderio di partecipare attivamente a rendere più bella Pomezia. Il progetto, insieme al nuovo regolamento di Polizia urbana che inasprisce le sanzioni per chi imbratta la Città, punta a creare un sentimento di rispetto per il decoro cittadino che va costruito proprio a partire dalla collaborazione dei giovani pometini”.
Sociologa e formatrice, romana, ma da tanti anni a Pomezia, mi occupo di
comunicazione, viaggi e scienze sociali soprattutto su tematiche inerenti l’infanzia, l’adolescenza e le questioni di genere.