Alzheimer, è meglio giocare d’anticipo
Si celebra la Giornata dell’Alzheimer, un morbo che colpisce sempre più persone nel mondo ed anche nel nostro Paese, con una diagnosi spesso tardiva
Il 21 settembre 2015 è la Giornata mondiale dell’Alzheimer, la malattia degenerativa del sistema nervoso centrale che colpisce circa un milione di persone in Italia e più di 18 milioni nel mondo, con un trend in continua crescita. Nei paesi occidentali è la causa più comune di demenza negli anziani: circa il 5% della popolazione sopra i 65 anni ne è colpita, con una diagnosi spesso tardiva, ma anche i più giovani sono a rischio.
Il suo esordio è silenzioso, le cellule cerebrali infatti si distruggono poco alla volta, rendendo quasi irriconoscibili i primi segni che divengono eclatanti quando ormai è in fase avanzata (e a quel punto vi è poco da fare). Si manifesta con disturbi della memoria, progressivo decadimento cognitivo, difficoltà a svolgere le comuni attività quotidiane. Importante è la prevenzione e, nel caso, la diagnosi precoce, in quanto le ripercussioni sono molto pesanti sulla qualità della vita non solo del paziente, ma di tutta la famiglia sulla quale grava un enorme carico assistenziale ed emotivo.
Esistono farmaci deputati a controllarne i sintomi, ma non si conoscono né cure né trattamenti per questa patologia scoperta da Alois Alzheimer, neuropatologo tedesco che nel 1907 studiò le caratteristiche dei cervelli dei pazienti deceduti che avevano manifestato i sintomi della patologia, e che avevano una riduzione dei neuroni e delle placche senili, visibili anche ad occhio nudo.
La ricerca scientifica ha fatto enormi passi avanti nell’identificare i fattori di rischio per lo sviluppo della patologia, tra cui l’età e uno stile di vita non corretto ed equilibrato. Fare attività fisica, praticare hobby ed avere buone relazioni sociali sono dei ‘protettivi’ non solo nei confronti dell’Alzheimer, ma di tutte le forme di demenza esistenti. Importante e cruciale è però il ruolo della diagnosi corretta e tempestiva in quanto le malattie legate all’invecchiamento della popolazione, come il morbo di Alzheimer, rappresentano un grave problema sociale legato allo stato di autosufficienza e benessere degli anziani.
Tante le iniziative organizzate nel mondo e in molte città italiane per la Giornata sull’Alzheimer. A Pomezia, presso le farmacie comunali di Via del mare e di Via Virgilio, la dott.ssa Miriam Del Vecchio, psicologa dell’associazione nazionale Assomensana, che promuove la settimana di prevenzione dell’invecchiamento mentale, somministrerà test psicometrici per un check-up gratuito delle funzioni cognitive. Gli incontri si terranno il 21/22/23 settembre (Via del mare) e il 24/25/26 (Via Virgilio). Per prenotare, contattare M. Del Vecchio al numero di tel.: 3402659840.
I numeri del rapporto mondiale Alzheimer 2015 si traducono in costi sia sociali che economici. Per la Federazione Alzheimer Italia (www.alzheimer.it) i nuovi casi nel 2015 sono stati 269 mila e i costi si aggirano intorno ai 38 miliardi di euro. Per il 43% dei casi la malattia è caratterizzata da mancata diagnosi come sottolineano all’Associazione italiana malattia di Alzheimer (www.aima.it).