Wednesday, July 3, 2024

Passione scarpe, ad ognuna le sue!

By Marina Landolfi on 6 Agosto 2015
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Passione scarpe, ad ognuna le sue!

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Da sempre le donne hanno la passione per le scarpe. È un accessorio che parla di noi, di come vogliamo apparire e di come ci sentiamo dentro, rispecchia la nostra personalità e il nostro modo di affrontare il mondo.Ce ne abbiamo di tutte le fogge e per tutte le occasioni: decolleté, mocassini, sneaker, sandali, zoccoli e ballerine, ma soprattutto quelle con i tacchi. Alti, bassi, a stiletto, a spillo, a zeppa, quadrati, a rocchetto. Un tempo c’era il tacco 7, discreto e signorile, oggi il tacco vola verso i 12,e quelli più ‘aggressivi’, da look provocante, arrivano fino a 15.
I tacchi alti possono sedurre molto più di una scollatura, sono sinonimo di lusso e sensualità. Per Christian Louboutin, il famoso stylist, le scarpe con il tacco molto alto hanno un forte appeal sessuale, legato all’idea di poter potenzialmente provare piacere sessuale. Gli americani le chiamano limo shoes, cioè scarpe da limousine che servono giusto per fare pochi passi, ed anche se sono eleganti e femminili, riducono notevolmente l’autonomia e l’agilità. Ma il tacco alto può essere dannoso per la pianta del piede e per la postura, meglio un tacco 5, che non affatica ginocchia e schiena.
La scelta delle calzature non è cosa da poco, è legata alla postura, allo status, ai tratti psicologici di una donna e va oltre l’età, come emerge anche dalle testimonianze delle donne di Pomezia che ho intervistato sull’argomento.
Serena, giovane professionista di 28 anni, è attratta da ogni tipo di scarpe: “Quando sto per comprarne un nuovo paio cerco di convincere la ‘vocina’ dentro di me che mi dice di non farlo, e spesso vinco io! La mia scarpiera ideale deve contenere calzature per cammini diversi, sia per affrontare la vita a tacchi alti, ancheggiando, sia per correre con le scarpe da tennis!”.
Per Marta, liceale che studia lingue, le scarpe sono un accessorio must per tutte. “Io amo i tacchi alti che slanciano e danno sicurezza. Le scarpe che preferisco sono quelle di classe, nere, rosse o colorate per l’estate, firmate Isabelle Marant, se si tratta di sneakers casual, o le meravigliose creazioni di Manolo Blahnik, Jimmy Choo e Yves Saint Laureant, per le serate più importanti”.
Claudia, 21 anni, universitaria di grafica editoriale, si diverte ad osservare in giro per le strade come le persone abbinano scarpe ed abbigliamento. “Le scarpe dicono molto sulla personalità di chi le indossa, sono la ‘cornice’ della mise di una donna, ne rafforzano lo stile e possono fare la differenza. Io preferisco le scarpe senza tacco, adoro le sneaker dal design semplice e sportivo”.
Barbara, impiegata e scrittrice di storie fantastiche, ama anche lei le scarpe, ma le guarda con occhio critico “perché non fanno mettere le radici come gli alberi”. I tacchi poi, proprio non le piacciono. “Sono scomodi, squilibrano, quasi tolgono gravità. Preferisco i sandali, le infradito, le ‘All star’ e impazzisco per le ballerine, definite ‘anti-sesso’ dalla massa stolta”.
Le origini sono incerte, ma si presuppone che i primi tacchi alle scarpe fossero più un elemento funzionale che di vanità: i mongoli, ad esempio, li usavano per andare a cavallo, per non far uscire i piedi fuori dalle staffe. Nel Rinascimento era un simbolo di superbia, con le zeppe altissime che le cortigiane usavano per apparire più statuarie: Caterina de’ Medici indossò scarpe con tacco per non sfigurare di fronte al suo futuro marito, il duca d’Orléans. In Italia il tacco arrivò nel XVI secolo, come oggetto di moda per le signore.

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