Venerdì 27 Marzo a Pomezia è avvenuta la proiezione del film “La trattativa”, diretto da Sabrina Guizzanti. Esso è un film-documentario a basso budget che parla, come dice il titolo stesso, della trattativa Stato-mafia ai suoi esordi in Italia. Il film si basa sugli avvenimenti degli anni 92-96, periodo nel quale si andranno a creare le basi che porteranno alla costruzione di ciò che l’Italia è divenuta oggi.
La questione mafia è un caso che viene affrontato da molto tempo, ma ,nonostante questo, conosciamo veramente cosa essa sia? Come dimostrato dal lungometraggio, ma anche da documenti e indagini, la criminalità organizzata è da sempre parte integrante del malaffare politico. Noti personaggi hanno partecipato a questo spettacolo italiano, chi in scena e chi dietro le quinte. Citare i magistrati Falcone e Borsellino è d’obbligo quando si parla di questo tema, affiancati ad altri personaggi come Antonino Caponnetto, Rocco Chinnici e molti altri… ma non solo.
Nel film compaiono anche altri nomi, nomi di cui si sente parlare poco, soprattutto in un Paese dove le informazioni sono distorte e pilotate solo per opportunità di qualcun altro. C’è poco da stupirsi se non si è mai sentito parlare di persone come il colonnello Riccio o del pentito Luigi Ilardo. Sono uomini che hanno lottato per la nostra patria giorno dopo giorno, in silenzio, e nel silenzio per molto tempo sono rimasti, ostacolati da collusi e corrotti.
Lo Stato, il Ros e la mafia avevano già formato, a quei tempi, una coalizione tale da impedire indagini e blitz. Lo scambio di informazioni, che Ilardo passava al colonnello Riccio dopo essersi infiltrato nelle organizzazioni criminali, fu fondamentale per la lotta contro la criminalità organizzata. Per essa Ilardo rischiò ogni giorno la propria vita e per questo sarà costretto a pagare.
Purtroppo, il piano della cattura di Provenzano ideato da Ilardo e Riccio non venne attuato per “qualche strana ragione”, tanto che bisogna aspettare un decina di anni perché questo avvenga. Poco più di dieci anni non solo dal mancato compimento del piano ma anche dalla morte di Luigi, ucciso il 10 maggio 1996 a colpi di pistola . Come ha detto il presidente dell’associazione “Antonino Caponnetto”, Elvio Di Cesare, durante il dibattito che è avvenuto dopo la proiezione del film, se prima esisteva una cooperazione tra lo Stato e la mafia, che insieme lavoravano in completa armonia ai fini dei propri interessi, ora non è più così.
Ora, infatti, Stato e mafia sono direttamente la stessa cosa. Ormai non si tratta più di Palermo e della Sicilia: essa è ovunque, proprio nei posti dove meno ce lo aspetteremmo. Il film “La trattativa” ha lo scopo di informare, senza fraintendimenti o giri di parole, su quale sia stata la situazione italiana che ha portato alle condizioni in cui viviamo oggi. Informare i giovani, che sono quelli più inesperti in materia, e rinfrescare le menti più adulte è il fine di questo film. La verità giace nel silenzio. Essa si trova in ciò che non ci dicono o in ciò che non ci fanno vedere.
Il mio augurio è quello che questo film possa essere trasmesso nelle scuole e nelle istituzioni. Si deve agire, partendo dalla conoscenza di ciò che è stato per fermare ciò che sarà. Per non dimenticare chi ha lottato e che gli eroi non esistono solo nelle storie. Ringrazio il Comune di Pomezia per avermi dato l’opportunità di assistere alla proiezione del film che altrimenti non avrei potuto vedere nelle sale cinematografiche.
“La Costituzione non esiste più” (cit. Sciascia)