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SGOMENTI – MOSTRA COLLETTIVA 21/28/29 MARZO 2015

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Un evento collaterale di arte contemporanea dedicato a Senzatomica

inaugurazione 21 marzo 2015 ore 18 Torre Civica” piazza indipendenza Pomezia dal 21 al 29 marzo 2015

La campagna Senzatomica è quella di trasformare lo spirito umano per un mondo libero dalle armi nucleari, ha il fine di informare, sensibilizzare e dare voce alle persone rispetto all’urgenza di un mondo libero da armi nucleari.

gli artisti
Officina Tom- Maria Rita De Giorgio- Studio Wonderland -Paolo Garau- Marco Sgammotta-
Gloria Manzini -Alessandro Baronio –Leonardo Carrano- Benedetto Recchioni–Alessandro
Serafini –Marco Santini–Pietro Mancini

Non è quello che c’è dietro, ma quello che c’è davanti.
L’ombra che s’imprime sul muro,per pochi secondi,quando scoppia la bomba. Quello che rimane di fronte a noi, poi non c’è più: vuoto. Ecco quello che rimane.
Prima dell’assenza, il terrore. Poi il dramma. La verità assoluta dell’attimo che trattiene tutto e il suo esatto opposto.
Se Speranza sopravvive, prega perché la vittima non abbia avuto tempo di concepire quell’istante.
Consola, per assurdo, afflitta Certezza: concepire significa “dare vita” e non c’è vita in un istante che muore, solo silenzio. Mentre Consapevolezza, come umana natura vuole, a tratti sfugge: in
quell’istante esatto muore l’umanità tradita da se stessa. Non un carnefice, ma tutti. Non una vittima, ma tutti. Degni e fedeli ai padri, i figli di Caino.
Parlare di atomico nell’era della “falsa civiltà”, come fosse inevitabile traguardo raggiunto in nome del progresso, occulta menzogna e povertà. Davanti al traguardo della terra, solo lo stolto
guardando la Luna progetta una fuga. Questo perché ad egli basta vedere il suo dito. L’homo pocosapiens o troppo-sapiens, subisce il fascino dell’allucinazione offerta a caro prezzo da Sovrano
Potere Ennesimo che, nel suo delirio, crede di sopravvivere alla storia. Per questo, il despota superbo, minaccia d’innescare l’ordigno. Inutile potenza, eppure tale, del mondo che non verrà.
Sgomento…
Arte ottempera il suo ruolo: registra, descrive, denuncia e ritrae l’ombra che aleggia e quella ormai persa. Così, ogni sfumatura si fa materia per mano dell’uomo che guarda l’uomo, sotto la stessa
Luna.
La tensione è forte poiché la creatività si spinge alla ricerca del contenuto. Questa ricerca genera opere pregne di un conflitto estetico diviso tra verità e orrore, emergenza e persistenza, in cui
Creazione cerca di farsi spazio mentre denuncia Distruzione.
Il brivido al cospetto delle opere esposte,è un istante di lucidità prima che “tutto scorra”. E’ la possibilità di scegliere di non vedere più o di distogliere lo sguardo.
Un sussulto, uno solo, davanti al dramma dell’autorizzata e foraggiata minaccia della distruzione assoluta, può ancora fare la differenza, perché può ancora abbattere il muro.
Oltre ogni mia inutile parola, oggi in mostra c’è Sgomento.
Offerto in parte, ma a tutti e tutto insieme, come fosse visto dall’alto in un solo colpo d’occhio…come se a vederlo, fosse la Luna.

 

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