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Cimitero Monumentale del Verano: una passeggiata tra i ricordi

By Maria Cristina Zitelli on 6 Febbraio 2015
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Cimitero Monumentale del Verano: una passeggiata tra i ricordi

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Cosa facciamo questo week-end? Una bella passeggiata al Verano!

Il Cimitero Monumentale del Verano non è soltanto un luogo nel quale i corpi dei defunti vengono sepolti ma è anche uno straordinario museo all’aperto.

Le visite, per comodità, possono essere suddivise secondo i seguenti 8 itinerari culturali:

 

  1. Storie al femminile tra ottocento e novecento

Questo percorso è dedicato alle donne famose sepolte al Verano e si snoda attraverso un ampio arco cronologico che dal 1860 giunge fino ai primi decenni del Novecento. Durante questa visita possiamo: ammirare il sepolcro Lombardi che riflette l’ambiente borghese dell’Ottocento; passare davanti alla tomba di Rosalia Montmasson, unica donna della Spedizione dei Mille  e  di Giuditta Tavani Arquati, vittima della tentata insurrezione romana del 1867; ammirare il sepolcro di Sara Nathan, mazziniana convinta e punto di riferimento per i patrioti del Risorgimento, nonchè madre di Ernesto Nathan, sindaco di Roma dal 1907 al 1913. La guida ci porterà poi davanti la tomba di educatrici e pedagoghe quali Erminia Fuà FusinatoMaria Montessori, Grazia Deledda, unica donna italiana dell’epoca ad aver ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura, Sibilla Aleramo e Natalia Ginzburg, protagoniste di decenni decisivi per lo sviluppo della conoscienza civile e politica delle donne italiane, Adelaide Ristori, la più grande attrice dell’Ottocento e Claudia Muzio, la famosa diva della lirica alla quale lo scultore Pietro Canonica ha dedicato uno dei più bei monumenti del Cimititero Monumentale del Verano.

  1. Volti e memorie di Roma 
Trilussa

Trilussa

La storia del Cimitero Monumentale del Verano è intrecciata indissolubilmente con quella della città di Roma. Il percorso ci conduce dai protagonisti della Repubblica Romana del 1849, quali Mattia Montecchi, Alessandro Castellani, Ettore Nathan. Faremo visita a Antonio Nibby, Giovanni Battisti De Rossi e Pietro Rosa, archeologi tra i primi a ricostruire attraverso studi e campagne di scavo il volto della Roma antica, pagana e cristiana e a Antonio Koch e Giuseppe Sacconi, gli architetti che plasmarono l’aspetto di Roma capitale dopo l’Unità. La visita ci porterà inoltre davanti le tombe di grandi poeti e artisti del teatro e dello spettacolo quali Cesare Pascarella, Giuseppe Gioacchino Belli, Trilussa, Ettore Petrolini, Aldo Fabrizi e Alberto Sordi che, attraverso il loro dialetto romanesco, hanno reso indelebile il carattere unico della città.

  1. La memoria di chi ha fatto l’Italia

I momenti più importanti del Risorgimento italiano rivivono nelle vicende dei protagonisti sepolti nel cimitero del Verano. Il percorso va dal monumento funebre di Goffredo Mameli, patriota e poeta, al Monumento ai Caduti pontifici della battaglia di Mentana, costruito da Virginio Vespignani nel Pincetto Vecchio, che celebra al Verano la momentanea vittoria di Pio IX. Visiteremo le tombe di uomini politici, protagonisti dei primi faticosi anni dell’Unità d’Italia come Leonida Bissolati, che simboleggia quella parte dell’eredità risorgimentale repubblicana che venne a saldarsi con l’emergente idiologia socialista. Il percorso si chiude davanti alla tomba del coraggioso Enrico Toti, famoso per il suo sacrificio dedicato alla Patria.

  1. Le storie del cinema e dello spettacolo
Alberto Sordi

Alberto Sordi

Le spoglie di registi, sceneggiatori, montatori, attori e doppiatori riposano nel Cimitero Monumentale del Verano. L’eco di questi personaggi risuona nei viali, consentendoci di ripercorrere le tappe più significative del cinema e dello spettacolo. Faremo visita ai pionieri come al famoso trasformista Leopoldo Fregoli, i fratelli Anton Giulio e Carlo Ludovico Bragaglia. Passeremo davanti le tombe di divi e registi quali Amedeo Nazzari, Anna Magnani e Alida Valli, Marcello Mastroianni, Alberto Sordi, Nino Manfredi, Vittorio Gassmann, Nanni Loy, Roberto Rossellini, autore di Roma città aperta, e Vittorio De Sica, già attore giovane nei film dei cosiddetti “telefoni bianchi”. Andremo a trovare figure che da sempre restano dietro alle quinte quali Sergio Amidei, Ruggero Mastroianni, Ferruccio Amendola, voce italiana dei famosi attori americani De Niro, Pacino e Stallone. Durante la visita non verranno tralasciate nemmeno figure del teatro e della televisione italiana come Eduardo e Peppino De Filippo, Aldo Frabrizi, Gabriella Ferri, Rino Gaetano, Mario Riva e Raimondo Vianello.

  1. Tre generazioni di architetti e urbanisti

Il percorso è dedicato alla scoperta della struttura urbanistica ed architettonica del Cimitero Monumentale del Verano. Passeremo dai protagonisti delle prime fasi costruttive del cimitero, come Giuseppe Valandier, fino ai lavori intrapresi nel 1859 su progetto di Virginio Vespignani non tralasciando i famosi architetti degli anni dell’Unità d’Italia come Gaetano Kroch e Giuseppe Sacconi, gli ideatori di Piazza Vittorio, altare della Patria, Piazza Esedra e del Palazzo della Banca d’Italia. A questa generazione, che diete l’impronta più significativa per la realizzazione delle principali cappelle del Pincetto, appartiene anche Corrado Cianferoni, attivo negli interventi urbanistici di ampliamento del nucleo originario del cimitero e autore di numerose tombe con raffinate decorazioni in stile floreale.

  1. Novecento. La passione di donne e uomini del “secolo breve”

Il Cimitero Monumentale del Verano conserva la memoria delle grandi passioni del Novecento. Il percorso si delinea sullo sfondo dei conflitti sociali e politici che precedono e accompagnano le vicende del Ventennio fascista e che culminano nella drammatica esperienza della Seconda Guerra Mondiale. I sepolcri ed i monumenti visitati rappresentano alcuni nodi nella grande rete della memoria collettiva e coincidono con il ricordo di personaggi noti come Errico Malatesta, Giovanni Amendola, Giuseppe Bottai, Camilla Ravera, Massimo Bontempelli e Bruno Buozzi. Oltre a questi personaggi illustri la visita ci porterà davanti al Mausoleo dei Martiri Fascisti – Ines Donati (Ricordo), al Monumento agli Ebrei deportati e al Monumento alle vittime dei bombardamenti aerei di Roma.

  1. Monumenti al Verano. Un museo all’aperto
L’Angelo della notte (1885) di Giulio Monteverde, tomba di Primo Zonca

Angelo della notte (1885) di Giulio Monteverde, tomba di Primo Zonca

Il percorso di visita prende l’avvio dalla struttura architettonica del nucleo storico del Cimitero Monumentale: l’Atrio imponente che accoglie il sarcofago di Virginio Vespignani, architetto del progetto originario; il Quadriportico, il cui colonnato inquadra le monumentali tombe a parete delle sepolture più antiche e culmina nella piccola chiesa di Santa Maria della Misericordia; il Pincetto Vecchio, la terrazza-giardino sulle alte mura di contenimento edificate per isolare la Basilica di San Lorenzo. Nel Quadriportico si concentra una rassegna organica di sculture, prospetti architettonici e dipinti murali (nelle lunette delle campate), che rappresenta un vero museo all’aperto dell’arte dell’Ottocento. Un affascinante accento simbolista emerge invece nella statua dell’Angelo della Notte (Tomba Zonca) di Giulio Monteverde.

  1. La cultura dei letterati al Verano. Poesia, narrativa e critica

L’itinerario si svolge attraverso grandi protagonisti e personalità a partire dagli anni del Risorgimento quali Goffredo MameliGiuseppe Gioacchino Belli, Cesare Pascarella, Trilussa, Grazia Deledda (Ricordo)Eduardo De Filippo, Alberto Moravia, Alberto SavinioGiuseppe Ungaretti e Gianni Rodari.

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