Tre carri riciclati e un paio di gruppi mascherati, certo non dimentichiamo i comitati di quartiere che non hanno fatto mancare momenti divertenti per i nostri bambini; complimenti a chi ha comunque speso tempo e denaro per organizzare quel poco che abbiamo visto. Per noi adutli poco o niente e i bambini si sa, si accontentano di poco, a loro bastano dei coriandoli e uno spazio dove possano tirarli ad altri ed è carnevale.
Certo, lamentarsi dopo è troppo facile, magari facciamo tesoro dell’esperienza di quest’anno per organizzare qualcosa di meglio per il prossimo, ma dobbiamo farlo tutti insieme, partecipando alla vita associativa delle tante realtà che ci sono sul territorio, più cittadini si mettono in movimento più idee ci sono, più spazi e più tempo da dedicare.
Mi voglio soffermare però sullo spettacolo conclusivo di questo carnevale, quello degli sbandieratori di Borgo Spante.
Le mie figlie hanno voluto fermarsi a vederlo. Beate loro nella loro ingenuità sedute a terra, io in piedi al freddo, con i tacchi e la gente che spingeva.
Un tratto di piazza di fronte al comune recintato, un telo nero e alcuni recipienti pronti per essere accesi con il fuoco.
Parte la musica e aspettiamo…
finisce la musica… e aspettiamo…
Compaiono due persone che aggiustano delle cose…
e aspettiamo…
non so dirvi esattamente lo scorrere del tempo.
Ad un certo punto l’annuncio “siete invitati a tenere vicino i bambini in quanto per rendere più suggestiva l’esibizione l’intera piazza sarà al buio” e pian piano si spengono tutte le luci.
Finalmente si comincia, una ragazza che fa da voce narrante ci spiega cosa andremo a vedere. La lettura non è molto sicura, fatico a seguirla ma entrano gli sbandieratori e lo spettacolo inizia.
Sarà durato circa mezz’ora o poco più, io non ce la facevo più a stare in piedi e pregavo le mie figlie di andare via ma evidentemente loro, con gli occhi dell’innocenza vedevano qualcosa che a me sfuggiva.
Io ho visto un paio di sbandieratori bravi, niente di più. Se ci si definisce compagnia teatrale si deve essere in grado di dare quel valore aggiunto alla performance che secondo me non c’era.
In questo spettacolo si voleva narrare una storia, lo sbandieratore sarebbe dovuto diventare anche attore, mentre io ho visto dei bravi atleti, professionali nell’arte di sbandierare ma di attoriale o teatrale ho visto poco, se non delle maschere.
La voce narrante era insicura, incerta, senza espressione, sembrava una bambina delle elementari che leggeva un testo per la prima volta. Era molto difficile seguirla, ho sentito molti errori nelle parole tanto da renderne alcune davvero incomprensibili. La voce narrante dovrebbe attirare l’attenzione del pubblico e coinvolgerlo, renderlo curioso per ciò che sta per succedere, non mi è arrivato nulla di tutto questo.
Le parti con il fuoco sono state suggestive, il combattimento tra bene e male con in una mano la bandiera e nell’altra la spada infuocata, molto bravi in questo, il tutto però accompagnato da esplosioni di piccoli fuochi d’artificio o fumogeni colorati che sembrano sparati li per caso, i candelotti che non si accendono, la scenografia che cade (forse colpa del vento), loro due che si danno i comandi a vista, e poi, la storia della lotta del bene sul male, la luce che vince sulle tenebre, si, ok, alla fine l’ho capita, ma non di certo grazie alle parole della narratrice.
Ho fatto un giro in rete ed ho visto che questo spettacolo era già stato messo in scena, con risultati decisamente migliori, forse ieri sera non erano troppo in forma, o hanno dovuto far fronte a qualche imprevisto. Certo questa è solo una mia opinione ma non ho sentito grossi applausi e ho visto tanta gente andare via prima della fine, magari solo per il freddo però.
Insomma non metto in dubbio la professionalità come sbandieratori ma da qui a definirsi compagnia teatrale ce ne vuole di strada. Più che ad una performance teatrale è sembrato di assistere alle prove generali. Lo spettacolo va aggiustato e rifinito, i dettagli sono importanti, non bisogna mai dimenticarsi che dietro ogni bambino che rimane incantato da certi effetti c’è dietro un genitore che i dettagli li osserva e pertanto vanno curati a dovere.
Un piccolo appunto all’organizzazione, non so se ce ne fossero i termini, ma visto che il principale attore di questo spettacolo “sembrerebbe” essere il fuoco, avrei gradito la presenza dei vigili del fuoco, soprattutto in una piazza piena di bambini al buio.