Volevo portare l’attenzione su una pratica che auspico si diffonda sempre di più, quella del compostaggio domestico.
Non tutti sanno di cosa si tratta, proverò a spiegarlo in poche parole e per far ciò è necessario accennare al “ciclo della sostanza organica”.
In natura non esistono rifiuti, tutto ciò che viene prodotto da piante o animali, come ad esempio foglie secche, rami, feci, spoglie di animali morti e molto altro ancora, viene elaborato da una moltitudine di esseri viventi che si trovano nel terreno e trasformato in humus. Questa trasformazione viene detta “decomposizione”. L’humus che ne risulta è un terriccio organico ricco di elementi nutritivi che ha la capacità di rilasciarli gradualmente e, di fatto, esso costituisce una riserva di nutrimento per le piante che ne attingono al bisogno.
Questo processo completamente naturale è detto “ciclo della sostanza organica”. Grazie ad esso la fertilità del suolo rimane invariata nel tempo nonostante lo stesso dia, direttamente o indirettamente, da mangiare a tutti gli esseri viventi della terra.
Il problema nasce quando l’uomo rende il suolo invivibile a quegli organismi che si occupano della decomposizione. Questo avviene ad esempio quando si rimuove tutta quella materia che dà loro cibo e protezione (foglie, rami ecc…), o quando si effettuano concimazioni chimiche o trattamenti con pesticidi. Il ciclo viene interrotto e la terra perde gradatamente fertilità, sino al punto di divenire sterile, come avvenuto in molte zone desertiche. A nulla valgono gli interventi con fertilizzanti di sintesi che, come accennato, aggravano la situazione.
Col compostaggio domestico l’uomo si propone di ripristinare, almeno in parte, questo processo. Imitando la natura si trasformano tutti gli scarti organici della cucina e del giardino in “compost”, in pratica un humus prodotto sotto il nostro controllo.
Per innescare la decomposizione è necessario acquisire poche nozioni di base, come spiegato, si tratta di un processo naturale che una volta avviato va avanti da sé.
E’ stato calcolato che almeno il 30% dei rifiuti che produciamo sono organici, compostarli significherebbe:
E inoltre:
Si comprende quindi, quanto sia importante imparare a fare il compostaggio. Un’azione semplice che contribuisce enormemente a migliorare il pianeta!
Dal 22 al 30 Novembre 2014, si riproporrà la settimana europea sulla riduzione dei rifiuti, un’iniziativa nata all’interno del Programma LIFE+ della Commissione Europea che quest’anno avrà come tema la lotta allo spreco alimentare .
In questo contesto Fare Verde Onlus, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Pomezia, ha deciso di organizzare due incontri pubblici sul compostaggio domestico al fine di spiegare in modo semplice come realizzarlo.
Programma degli incontri: