I dubbi di Vita ed Emanuela sul prossimo menu della mensa scolastica

Vita Soldati ed Emanuela Sossella, sono due mamme del Trilussa, sensibili e sempre presenti, un punto di riferimento nella loro scuola.

Mi hanno chiesto di pubblicare questa loro lettera che, oltre allo sfogo per essere state chiamate in causa da molti genitori in qualità di membri della commissione mensa, contiene alcune indicazioni importanti sulla composizione dei futuri menu che andranno predisposti tenendo conto evidentemente del fatto che la merendina andrà consumata in classe e non nel refettorio.

Questo il testo:

La commissione mensa è stata chiamata in causa nella recente questione del doppio menu previsto dal nuovo capitolato mensa scolastica.

 Facciamo un po’ di chiarezza, sia sui compiti della commissione stessa, sia sul nuovo capitolato relativo al servizio di refezione scolastica.

 La commissione mensa scolastica è l’organismo, formato da genitori volontari, deputato alla verifica della qualità del servizio inerente la ristorazione scolastica che il comune eroga agli utenti della scuola.

 Il Comune non nomina alcun preposto che abbia funzioni di organizzazione o coordinamento dei compiti affidati ai membri commissione nella verifica delle segnalazioni per tutto il loro ciclo fino all’ammenda amministrativa.

 La commissione mensa svolge un ruolo di monitoraggio in merito al buon andamento della somministrazione dei pasti ed alla qualità del servizio.

 In particolare la commissione mensa valuta la pulizia ed igiene nei locali, verifica se gli arredi e le attrezzature sono idonei, controlla che il personale addetto mensa sia del numero stabilito e che sia puntuale, verifica che pasti rispettino l’orario di consegna nel refettorio e che la consegna sia completa nelle quantità prescritte. Inoltre controlla il rispetto delle diete particolari previste per alcuni bambini, la gradibilità del pasto e l’idoneità delle temperature del cibo servito.

 Le anomalie riscontrate dalla commissione mensa vengono comunicate per iscritto al Dirigente Scolastico e all’Ufficio della Pubblica Istruzione del Comune. In caso di adempienze, l’Amministrazione comunale provvede ad inviare formale diffida all’impresa e provvede a trattenere l’importo dell’eventuale sanzione sul corrispettivo dovuto per il servizio in appalto.

 Coinvolgimento della commissione mensa per questo capitolato

 Nella riunione del 13 marzo scorso, la commissione mensa è stata informata dall’amministrazione comunale, che il nuovo capitolato avrebbe previsto la libertà di scelta alle famiglie tra un pasto completo e un pasto ridotto.

 Il Menù completo avrebbe previsto: 1 primo piatto; 1 secondo piatto; 1 contorno; pane; frutta fresca di stagione lavata; dolce; acqua della rete idrica.

Il Menù ridotto, le stesse portate del menù completo ma senza dolce.

 Facciamo presente che i membri della commissione mensa non hanno alcun potere decisionale e/o di indirizzo nelle decisioni (peraltro già prese a dicembre) dell’amministrazione.

 Non scriviamo questa lettera, per esonerarci da responsabilità, dopo le polemiche generate dalla scelta di adottore un doppio menù. Responsabilità che non ha la commissione mensa perché non assume alcuna decisione.

 Vogliamo piuttosto far presente come opereremo in qualità di membri della commissione mensa, nella nostra scuola.

 Vigileremo affinché il dolce non venga consumato nel refettorio (nonostante nulla in teoria potrebbe uscire dal refettorio), allo scopo di evitare contrasti di qualsiasi natura con i bambini che porteranno la merendina da casa e che secondo quanto indicato nella riunione dovranno obbligatoriamente consumare la merendina in classe.

 CI AUSPICHIAMO quindi che che yogurt e gelato, NON VENGANO inseriti nei futuri menù, dovendo necessariamente essere conservati e serviti a determinate temperature.

 Facciamo inoltre presente che il consumo in classe della “merendina” è sempre stato possibile e che la vera novità non è rappresentata dalla possibilità di portare la merendina da casa, ma dalla circostanza che il dolce dopo il pasto non sarà più consumato nel refettorio bensì in classe.

 Ricordiamo inoltre che quando nel mese di marzo la commissione mensa  è stata portata a conoscenza di una decisione già assunta a dicembre, ha, sin da subito, manifestato le proprie perplessità suggerendo di EVITARE FORME DI “DISTINZIONE” E DI OFFRIRE IL SOLO MENU’ RIDOTTO SENZA CIOE’ DOLCE PER TUTTI.

 Questa scelta, a parere della commissione mensa avrebbe consentito il raggiungimento di molteplici obiettivi quali:

–         contenimento (anche se minimo) della spesa per le famiglie

–         la mancata somministrazione di poco salutari merendine

–         consumare merende preparate a casa insieme ai genitori.

 RIBADIAMO ancora una volta in puro spirito collaborativo con l’amministrazione che le richieste pervenute da tantissimi genitori ad inizio anno scolastico, delle quali la commissione mensa si è fatta carico e portavoce, erano e rimangono le seguenti:

 –         LIBERTA’ NELLA SCELTA DI CONSUMARE IL PASTO PORTATO DA CASA

–         RIVALUTAZIONE DELLE FASCE ISEE CONCEDENDO RIDUZIONI, GIA’ A PARTIRE DAL 2 FIGLIO PER TUTTE LE FASCE.

 

Pomezia 30 maggio 2014

                                                                                      Vita Soldati

                                                                                     Emanuela Sossella