Questo e tantissimo altro è Openpolis (www.openpolis.it): associazione, indipendente dal 2006, economicamente autonoma, partecipata da migliaia di persone, che si occupa di progetti per l’accesso alle informazioni pubbliche e che quindi, promuove la trasparenza e la partecipazione democratica dei cittadini della rete.
Ho scoperto Openpolis, casualmente, solo qualche giorno fa quando, assetato di informazioni circa l’operato dei nostri “cari dipendenti eletti” in Parlamento, ho provato a digitare qualche parola chiave su un motore di ricerca.
Mi è apparso agli occhi immediatamente un enorme volume di informazioni: le votazioni d’aula, alla Camera e al Senato, i voti, le presenze e le assenze di ciascun parlamentare eletto, le classifiche dei più e dei meno presenti, i voti dissidenti.
E allora, proprio oggi che un po’ tutti ci riempiamo la bocca di parole molto alla moda, come trasparenza e partecipazione, sarebbe il caso di fare una riflessione vera su quello che si può definire, a tutti gli effetti, come un osservatorio civico della politica, riconosciuto come fonte d’informazione dai media locali ed esteri, dalla classe politica e dai cittadini delle rete.
Openpolis si compone fondamentalmente di quattro sezioni principali, che fungono da contenitori di tutta una serie di dati:
Ricordate le parole di Pietro Grasso, Presidente del Senato della Repubblica italiana?
“Sogno che il Parlamento diventi una casa di vetro…”
Oggi, purtroppo, questo sogno è rimasto tale: 333 deputati e 241 senatori non hanno ancora aderito alla richiesta di trasparenza dei lavori nelle commissioni parlamentari.
Il nostro compito, allora, è solo uno: far sì che le informazioni sui nostri “cari eletti dipendenti” siano un patrimonio il più possibile collettivo e condiviso.
Facciamo conoscere a tutti www.openpolis.it : la carenza, o peggio ancora la mancanza di informazioni, produce solo arretratezza, malessere sociale e antipolitica.
Nato a Napoli, cresciuto a Roma e residente a Pomezia ormai da quindici anni, giornalista pubblicista, mi occupo da sempre di comunicazione e sono convinto che l’impegno civico, unito all’amore per il proprio territorio, possa essere un grande stimolo alla crescita di una collettività partecipe e consapevole