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I lavoratori delle cooperative tornano a scuola, tra solidarietà e diritti/doveri

By Stefano Ielmini on 18 Febbraio 2014
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I lavoratori delle cooperative tornano a scuola, tra solidarietà e diritti/doveri

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Ho provato a spiegare a Elena il motivo per il quale oggi non sarebbe entrata a scuola, ma avrebbe accompagnato il papà a fare colazione al bar e poi sarebbe andata a casa dei nonni.

Non che fosse dispiaciuta, solo non riusciva a capire il motivo per il quale i grandi si erano chiusi dentro la sua scuola, mentre i piccoli ne dovevano rimanere fuori.

Allora tra i “dipendenti” delle cooperative, che ieri sera hanno “occupato” le aule preoccupati di perdere il posto di lavoro, tra i genitori inferociti perché non gli viene permesso di lasciare entrare i bambini per recarsi al lavoro, tra forze dell’ordine al lavoro per cercare di non far degenerare la protesta e l’amministrazione comunale al lavoro per trovare la migliore soluzione possibile, ho pensato di scrivere due righe utili ai soci di molte cooperative che potrebbero, spero per loro più tardi possibile, trovarsi nelle stesse condizioni dei colleghi della Cooperativa Activity e della Cooperativa Roma Petrus asserragliati nelle aule delle elementari del Trilussa.

Cari amici soci di cooperative sappiate che:

Con la vostra domanda di ammissione , non avete solo firmato la premessa per un lavoro, ma qualcosa di molto più importante, siete entrati a far parte attiva di un’impresa dove lo scopo principale e’ quello di ottenere un vantaggio comune tra i soci, quale ad esempio quello di assicurare il lavoro fra tutti.

Gira una storiella che racconta di presidenti di coop (spesso veri e propri imprenditori) che contestualmente alla lettera di ammissione, fanno firmare una lettera di dimissioni in bianco (senza data) da utilizzare all’occorrenza.

Qualora qualcuno si fosse trovato a sottoscrivere una lettera simile, un buon avvocato potrà consigliare come preparare ed autenticare una dichiarazione contraria in modo da rendere inefficace l’eventuale utilizzo delle dimissioni in bianco.

Ma c’e’ molto di più nell’essere  socio di cooperativa.

Si partecipa attivamente alla gestione dell’impresa, si realizza il diritto/dovere di voto ed ognuno vale “un” voto, senza distinzione di quote versate o cariche ricoperte.

Si e’ chiamati ad approvare il bilancio ed a valutare la reale capacita’ degli amministratori.

Si ha diritto/dovere, di partecipare alla nomina degli amministratori ed alla revoca qualora se ne ravvisi la giusta causa  prima della scadenza del loro mandato.

Leggete il regolamento interno che le cooperative sono tenute ad avere e che, approvato dall’assemblea e depositato presso la Direzione provinciale del lavoro,  definisce in concreto i tipi di rapporto di lavoro che si instaurano tra soci.

Potrete scoprire se sono stati rispettati i profili professionali,  se sono stati applicati correttamente i contratti previsti, cosa si prevede in caso di crisi aziendale.

Mi rendo conto che spesso e’ un prendere o lasciare e molti accettano le condizioni di socio lavoratore senza capirne il significato, ma forse alcune situazioni, con la consapevolezza dei propri diritti/doveri si potrebbero affrontare prima e meglio.

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