Mentre politici e studiosi di economia sono impegnati in un serrato confronto sulla nostra moneta unica,considerata da molti,la responsabile dell’attuale situazione di crisi europea,nel resto del mondo è emerso un nuovo tipo di fenomeno monetario : la moneta virtuale. Una moneta virtuale è denaro che non esiste fisicamente,non ha quindi nessun supporto materiale, come siamo sempre stati abituati nel passato,pensiamo alle monete di rame, d’argento,d’oro o alla cartamoneta. E’ denaro quindi, che si trasferisce attraverso impulsi elettronici, attraverso personal computer, tablet e smartphone ,grazie a dei software particolari simili ai sistemi di condivisione dei file che usano il metodo peer to peer. Di monete virtuali ne esistono molte, possiamo citare ad esempio : Litecoin, Namecoin, Peercoin, Primecoin, Ripple; quella comunque, che più spesso viene citata sui giornali nonché quella più usata è il Bitcoin.
E’ di poco tempo fa la notizia che l’università di Nicosia a Cipro ha deciso di accettare il pagamento delle rette proprio in Bitcoin così come è ormai usuale leggere sulle testate giornalistiche nazionali e internazionali che molti negozi in Olanda e in Danimarca permettono ai turisti di pagare con la moneta virtuale anche un semplice caffè.
Ma vediamo che cosa deve fare chi volesse utilizzare questa nuova forma di pagamento. Non si deve fare altro che scaricare un’applicazione che crea un portafoglio virtuale. Ad ogni portafoglio si abbinano delle chiavi segrete crittografate da usare al momento della transazione, le quali rendono l’operazione anonima ma indelebile sulla memoria del sistema di pagamento. Per riempire di moneta il proprio portamonete virtuale esistono dei siti cambiavalute ovvero siti dove è possibile cambiare la propria valuta reale come euro,dollari,yen o renminbi in bitcoin,secondo il tasso di cambio del momento.
Sono varie le ragioni del successo delle monete virtuali. Per molti è essenziale allentare il potere delle banche centrale di controllare l’offerta di moneta all’interno del sistema economico,potere che permette di condizionare l’andamento delle transazioni economiche tra cittadini quindi il Prodotto Interno Lordo. Nessuna istituzione controlla la diffusione del denaro virtuale in rete,questa è un’operazione libera ma molto complicata, per creare nuovi Bitcoin, ad esempio,si devono risolvere problemi matematici difficilissimi. Tuttavia,il fattore determinante della diffusione in rete e del clamore mediatico è la speculazione monetaria. Comprare e vendere monete per conseguire un profitto sostanzioso credo possa dare una buona spiegazione del fatto che il valore di un Bitcoin in dollari è passato da 100 a 1000 in pochi anni. Il rischio di una ennesima bolla speculativa è sempre in agguato, in fondo i sintomi ci sono tutti : euforia irrazionale che spinge investitori a domandare,forti cambiamenti delle quotazioni .
La speculazione non è l’unico aspetto negativo da considerare, per un’esaustiva discussione si devono tenere ben in considerazione l’alta volatilità del valore della moneta,legata alla speculazione e gli usi impropri del denaro anonimo. La stabilità è una delle caratteristiche fondamentali che una moneta dovrebbe avere. Forti oscillazioni del valore renderebbero difficile per gli imprenditori, stilare dei piani di programmazione pluriennale, ad esempio, o addirittura li sottoporrebbero al rischio di perdite al momento del cambio in valuta reale. Come detto in precedenza le transazioni in moneta virtuale sono anonime,questo purtroppo è un forte incentivo all’utilizzo per scopi illeciti come la vendita di droga .Un aspetto morale difficilmente trascurabile che può rappresentare un ostacolo insormontabile per l’affermazione definitiva delle valute virtuali questo è testimoniato dalla recente chiusura da parte delle autorità americane di Silk Road, famoso bazar virtuale basato sulle transazioni anonime,dove si usava il Bitcoin come mezzo di regolazione degli scambi.La situazione è in pieno divenire vedremo se in futuro le monete virtuali saranno in grado di affermarsi definitivamente o sarà l’ennesimo fuoco di paglia, d’altronde non tutto quello che viene pensato per internet,col passare del tempo è destinato a modificare gli stili di vita dei cittadini internauti e non.