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DA ACEA E COMUNE PROPOSTE INDECENTI SUL PROBLEMA DELL’ACQUA AI RESIDENTI

By Stefano Ielmini on 3 Giugno 2013
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DA ACEA E COMUNE PROPOSTE INDECENTI SUL PROBLEMA DELL’ACQUA AI RESIDENTI

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UNICO CONTATORE PER 850 FAMIGLIE CHE ATTENDONO DA 20 ANNI UNA SOLUZIONE

In risposta alle istanze delle 850 famiglie residenti nel comprensorio di S.Palomba Pomezia presentate dal CODACONS al fine di ottenere, dopo ben 20 anni, l’allaccio dell’acqua potabile, ACEA ATO2 ed il Comune di Pomezia rispondono con una proposta indecente: allaccerebbero l’acqua ad un unico contatore solidale, installato prima della torre piezometrica costruita e terminata da tempo dal Comune di Pomezia, ma il fatto ha dell’incredibile: la torre deve essere ancora collaudata . . . ed il collaudatore infatti viene da lontano!
Il Comune di Pomezia, quale esempio di corretta ed imparziale amministrazione, incaricava per il collaudo un tecnico siciliano con tutte le conseguenze del caso.
A fronte della morosita’ del Comune di Pomezia di oltre 6.000.000 di Euro nel 2012 nei confronti di ACEA ATO2, quest’ultima trova la soluzione salomonica di costituire gli utenti quali nuovi garanti della fornitura idrica e della solvibilita’ dei pagamenti, inventandosi un unico contatore per 850 famiglie e questo alla faccia dei consumi idrici individuali! I residenti nel comprensorio di S.Palomba Pomezia sarebbero responsabili, in via solidale, dei pagamenti della mega bolletta idrica anche nell’ipotesi qualcuno sia moroso e/o voglia pagare esclusivamente in base ai propri consumi idrici come per legge. La mega bolletta così come voluta da ACEA ATO2 infatti sarebbe fuori legge!
Inoltre gli utenti verrebbero a rispondere degli eventuali difetti di funzionamento e delle probabili perdite anomale collegate alla torre piezometrica ancora da collaudare divenendone in via di fatto garanti del buon funzionamento.
Il TAR del Lazio ed il Consiglio di Stato avevano rigettato l’istanza di sospensione dell’Ordinanza del Comune di Pomezia che ordinava ad ACEA ATO2 di allacciare ai cittadini l’utenza idrica e che ACEA non effettuava, considerata la morosita’ del Comune di Pomezia nei loro confronti. D’altro canto il Comune rimaneva inerte non chiedendo l’ottemperanza del proprio provvedimento.
Il CODACONS si e’ fatto e si fara’ portavoce delle istanze dei consumatori utenti senza acqua potabile da 20 anni nel comprensorio di S.Palomba chiedendo ad ACEA l’immediato allaccio ai singoli edifici a valle della torre piezometrica riservandosi ogni azione nei confronti delle negligenze ed omissioni del Comune di Pomezia e/o di ACEA ATO2 per cui dei cittadini venivano privati forzosamente di un bene primario come l’acqua potabile per oltre un ventennio.

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